Ora è ufficiale, un giornalista spagnolo (e non un tifoso come inizialmente emerso in mattinata) ha contratto il Coronavirus dopo la partita Atalanta-Valencia, giocata allo stadio San Siro di Milano. Il match, valido per l’andata degli ottavi di finale di Champions League si è disputato più di una settimana fa, quando l’allarme in Italia non era ancora scattato.
Nella giornata di ieri vi avevamo riportato di 3 possibili casi in Spagna, riguardanti dei tifosi che hanno viaggiato verso Milano per assistere alla sfida europea e che, una volta tornati nel proprio paese, avevano avvertito i sintomi del Coronavirus.
Coronavirus, Atalanta-Valencia: possibile divieto per gli italiani al ritorno
Questa mattina il quotidiano spagnolo As ha confermato che almeno uno dei tre casi sospetti ha contratto il Coronavirus. Il Ministero della Salute spagnolo ha fatto sapere che si tratta di un uomo di 44 anni, che si è recato questa mattina all’ospedale Clinic di Valencia per gli accertamenti. Il paziente è ora ricoverato e attende i risultati di un secondo controllo. Il giornalista ha anche rilasciato delle dichiarazioni: “Sto bene, ho i sintomi dell’influenza ma niente di più. Per precauzione sono andato dal dottore e mi hanno detto di farmi controllare”. Esito ancora sconosciuto anche per i test degli altri 2 casi sospetti, sempre provenienti da Milano.
Intanto cresce la possibilità che sarà vietata la trasferta ai tifosi italiani per il ritorno di Champions in programma martedì 10 marzo. Il Valencia, su richiesta delle autorità sanitarie spagnole, ha richiesto di avviare un protocollo di azione per prevenire altri possibili casi di infezione. Maggiori novità verranno fornite nei prossimi giorni.
🔘 @GVAsanitat confirma un segundo caso de #coronavirus en la Comunitat Valenciana. Se trata del caso en estudio de un hombre en el @GVAclinic, en Valencia, con síntomas compatibles con la enfermedad. Los primeros análisis han confirmado la presencia del virus
— GVA Sanitat (@GVAsanitat) February 27, 2020
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