A poche ore dalla sfida contro il Real Madrid, il TAS di Losanna ha confermato che il Manchester City ha presentato appello contro l’esclusione di due anni dalle coppe europee. La UEFA, ha accusato il club di violazioni al fair play finanziario. Ferran Soriano, chief executive del Manchester City che dal 2008 è di proprietà di fatto della famiglia reale di Abu Dhabi, ha sempre parlato di “accuse false”.
L’indagine, ricostruisce l’Associated Press, è partita dalle rivelazioni di Der Spiegel che ha pubblicato documenti riservati da cui sarebbe emersa una sopravvalutazione delle sponsorizzazioni dal 2012 al 2016. Il club avrebbe in sostanza nascosto che gli sponsor fossero legati ai proprietari in modo da mostrare conti formalmente in ordine rispetto alle indicazioni della Uefa in materia di fair play finanziario.
Secondo l’AP, il Manchester City potrebbe ulteriormente appellarsi in caso di conferma della squalifica al Tribunale Federale svizzero, alla Commissione Europea, alla Corte di Giustizia Europea. I vertici della UEFA potrebbero anche optare per un patteggiamento extra-giudiziale per evitare un procedimento prolungato, anche se l’esperto ricercatore Antoine Duval, contattato dall’agenzia di stampa, non crede troppo a questa possibilità. “Per la Uefa il fair play finanziario è troppo importante per patteggiare” ha detto.
Se la decisione dovesse essere nella sostanza confermata, il Manchester City potrebbe anche tentare di ottenere una sospensiva in attesa di preparare l’appello successivo in modo da potersi nel frattempo iscriversi alla prossima Champions League.
Il club non ha mai smentito la veridicità del contenuto dei documenti trafugati da Rui Pinto, l’hacker che ha dato il via all’inchiesta “Football Leaks”, ma ha contestato l’avvio del procedimento in quanto basato su prove ottenute illegalmente. Per la sua difesa, il club ha anche assunto David Pannick, l’avvocato inglese che ha battuto Boris Johnson davanti alla corte suprema e che in passato aveva bloccato la possibilità di una Brexit “dura” senza accordo con l’Europa.
Il prossimo step prevede la selezione dei tre membri del collegio arbitrale: uno scelto dalla Uefa, uno dal club, uno dalla corte che funge da anche da presidente.
Al momento non è stata fissata alcuna tabella di marcia. Ma casi precedenti di appelli contro sanzioni per violazioni ai termini del fair play finanziario si sono conclusi con una sentenza arrivata entro il mese di giugno o luglio in modo da non incidere sulla preparazione della successiva stagione calcistica. il City spera che questo procedimento non faccia eccezione.
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