Se è vero che la differenza la fanno gli uomini, Gattuso cambia tutto ancora una volta: stasera per l’allenatore di Corigliano Calabro è molto particolare. Al San Paolo arriva il Barcellona di Messi. L’Argentina, Napoli, Maradona e il suo ‘erede’ ma con un’altra maglia: un insieme di suggestioni tutte nuove per Rino che la Champions League l’ha giocata – e vinta – con il Milan. Da allenatore, però, è la prima volta che seguirà un match dell’Europa che conta.
Ha chiesto, in tempi non sospetti, di non fare paragoni con Ancelotti. Quello che agli ottavi di finale il Napoli ce l’ha portato, malgrado tutto. Allora Gattuso comincia a cambiare metodo e pedine, soprattutto in un appuntamento del genere dove è importante imporre i propri principi e idee di gioco: vada come vada. Quindi può capitare che un titolare inamovibile dell’era precedente diventi un esubero – o presunto tale – nel progetto tecnico attuale.
Si tratta di Hirving Lozano, investimento fatto da De Laurentiis in estate (ben 40 mln di euro spesi), è passato dall’essere imprescindibile con Ancelotti a sacrificabile con Gattuso. Contro i catalani servirà la miglior formazione e Lozano è in tribuna, un chiaro segnale che potrebbe preannunciare – ammesso che non esista già – una frattura tra le parti che, sicuramente, non farà altro che alimentare voci di mercato. Il messicano, al momento, pare un separato in casa.
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