Il Coronavirus sta condizionando la vita di quasi tutto il Paese, e anche il calcio si trova costretto a fare i conti con l’emergenza. Partite rinviate, altre a porte chiuse: una situazione che porterà anche un consistente danno economico ai club coinvolti, in particolare la Juventus e l’Inter. Oltre questa partita, in base al decreto del Governo dovranno giocarsi a porte chiuse sono Udinese-Fiorentina (in programma sabato 29 febbraio, ma c’è anche l’ipotesi che possa giocare lunedì 2 marzo), Sassuolo-Brescia, Parma-Spal e Milan-Genoa (partite in calendario per domenica 1 marzo).
Coronavirus, danni economici ai club: paga soprattutto la Juventus
Si preoccupano anche i tifosi: a quanto pare la Juventus non rimborserà nulla per i bigietti già venduti, e lo stesso potrebbero fare Udinese e Sampodoria. Ma sembra difficile rendere accettabili simili decisioni. Queste disposizioni finiranno nel mirino di associazioni dei consumatori e Antitrust, e non sarà semplice per le società uscirne con le spalle dritte. Mancheranno sicuramente gli introiti extra botteghino, senza contare l’inevitabile “effetto rimbalzo”, con i tifosi che potrebbero evitare di frequentare lo stadio per qualche tempo. Il Milan, invece, dovrebbe rinunciare all’incasso. Orientativamente sarebbero stati 50mila i tifosi previsti al Meazza. Anche Parma e Sassuolo dovrebbero rimborsare i propri tifosi, anche se i neroverdi dovrebbero farlo solo per gli abbonati.
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