Coronavirus, l’Italia si sta adeguando per evitare il propagarsi ulteriore del virus. Mentre le vittime italiane aumentano (siamo arrivati a quota sette, tutte con malattie pregresse), lo sport corre ai ripari per rispettare le direttive del governo: rinviate manifestazioni sportive, alcune si disputeranno ma a porte chiuse. Come nel caso delle partite di calcio. A proposito di pallone, sulla questione è intervenuto anche Mario Balotelli.
L’attaccante del Brescia, nel pallone, sembrerebbe esserci finito davvero: il propagarsi del batterio deve averlo molto scosso, l’ex Milan non ha perso tempo. Su Instagram ha scritto qualche riga, tramite una stories, per invitare chi di dovere ad una maggiore accortezza: “È un fatto gravissimo, è come una guerra. Chiudete stazioni, aeroporti, porti e dogane almeno finché non si trova la cura! Lo farete quando saremo tutti contagiati?”, scrive sarcastico allegando poi alcune direttive del Ministero della Salute. Balotelli sposa la linea dura, dunque. Va comunque sottolineato che, nelle zone in cui è partito il contagio, sono stati chiusi tutti i luoghi di aggregazione e la maggior parte delle aziende sta facendo lavorare i dipendenti da remoto. Aperti soltanto i supermercati. Ad ogni modo, il centravanti delle Rondinelle chiede maggiore tempestività e accortezza in merito alle iniziative di tutela da adottare.
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