Sarri trova tre punti importanti a Ferrara, nel segno di Ronaldo e Ramsey. Partita da vincere in un periodo particolare, con il confronto di Champions nella testa: l’appuntamento con il Lione, in Francia, diventa determinante anche e soprattutto grazie a questa vittoria. Mettere il risultato al sicuro in campionato, contro la squadra di Di Biagio, significa avere un tassello in più nella lotta al vertice con Inter e Lazio sempre più agguerrite. Non si molla un centimetro, Sarri lo sa bene e può contare anche – da pochi giorni – sul ritrovato Chiellini. Nuovamente scalpitante, come tutta la Vecchia Signora che, dopo stasera, può pensare all’imminente sfida europea con qualche sicurezza in più. Le parole dell’allenatore bianconero:
Contento per la vittoria o arrabbiato per non averla chiusa prima?
“Stessa situazione della partita precedente, disputato buona partita ma ci dispiace averla tenuta viva. La squadra però è in crescita: 7 pali in tre partite. Stiamo subendo troppi gol su rigore, oggi abbiamo preso penality dal var mentre non funzionava. Se succede a parti invertite, viene giù il mondo: è un’ingiustizia, se il var non funziona arbitra l’arbitro in campo non al Var. Non lo condivido, ma se c’è un regolamento va attuato. Chiellini? Un’ora oggi e venti minuti nella scorsa partita e non abbiamo preso gol, evoluzione positiva. Nei prossimi dieci giorni pronto per una prestazione definitiva nelle prossime settimane, bisogna vedere il giocatore come reagisce”.
La squadra quando è attenta è migliore nel palleggio, ma nella fase di non possesso fa fatica: questo cosa comporta?
“Secondo me noi in certi momenti difendiamo attivamente, ma in altri quando ci abbassiamo li aspettiamo troppo nell’aerea di rigore essendo troppo passivi negli ultimi 20-25 metri. Stiamo migliorando, ma non ancora del tutto. Speriamo di farlo da qui in avanti”.
Cosa manca per arrivare a vedere la Juventus che tutti si aspettano (pensando anche alla Champions)?
“Dipende da quel che si aspettano. Siamo in crescita con ampi margini di miglioramento, nella continuità di azione e applicazione. Oggi ottimo livello a tre giorni dalla Champions. Partite come quella contro il Lione possono galvanizzare, ma noi pensiamo al campionato anche. La coppa dà grandi motivazioni ma diventa dura man mano che si va avanti. È alla portata di 10-12 club. Vince chi ha anche un minimo di fortuna, le eliminazioni dirette si possono addirittura passare così. Sappiamo bene che siamo un’ottima squadra, ma sappiamo che in Europa c’è chi è più forte e chi è al nostro livello”.
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