La Juventus prova a mettere pressione a Lazio e Inter, staccate rispettivamente di 1 e 3 punti e impegnate domani contro Genoa e Sampdoria. Oggi la capolista è ospite della Spal nel terzo anticipo del 25mo turno di campionato. In ESCLUSIVA a CalcioToday Michele Paramatti, doppio ex della Vecchia Signora e della squadra di Ferrara. Tra gli argomenti trattati Sarri, Guardiola e Simone Inzaghi
Sulla gara in programma alle 18 allo stadio Paolo Mazza, ha pochi dubbi Paramatti: “Le partite ovviamente si devono giocare tutte, ma credo che sia un pronostico piuttosto chiuso, del resto si affrontano la prima e l’ultima della classe. Alla Spal serve un’impresa per ottenere punti necessari a sperare ancora nella salvezza”. Sponda bianconera, resta nel mirino della critica Sarri. Sul rapporto del tecnico con il mondo Juve la pensa così l’ex difensore: “I bianconeri sono storicamente abituati bene, negli ultimi anni ancora di più con lo scudetto conquistato con diverse giornate d’anticipo. Il destino di un tecnico che allena la Juve è legato ai risultati, sempre”. Comunque è in corsa ancora per tutti gli obiettivi”. Sul fronte del gioco e dei tanti gol incassati, Paramatti ha un’idea: “Il ritorno di Chiellini sarà fondamentale per quanto riguarda le reti subite, fermo restando che la fase difensiva dipende da tutta la squadra e in questo senso gli attaccanti non aiutano molto. Sotto il profilo del gioco, il problema non esiste se si vince, questa è una vecchia regola non scritta nella Juventus. I conti comunque si fanno alla fine”.
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Su Sarri comunque già c’è l’ombra di qualche possibile sostituto. L’ex giocatore veneto è esplicito: “Ci può stare che la società faccia una scelta diversa se non arrivasse nessun titolo. Simone Inzaghi sta facendo molto bene nella Lazio, in un ambiente non facilissimo come quello romano. E’ un emergente che potrebbe essere lanciato in orbita Juve. In alternativa andrei su allenatori affermati anche in ambito internazionale, tipo Guardiola. Lui dice che non si muoverà da Manchester, ma prima o poi credo possa andare in bianconero”. Paramatti è cresciuto nelle giovanili della Spal, in cui ha militato per sette anni. Questa la sua analisi sulla squadra di Di Biagio, il 10 febbraio scorso subentrato a Semplici: “La società sicuramente ha voluto dare una scossa, ma non avrei mandato via il tecnico che ha portato il club in Serie A. Difficilmente la Spal si salverà”. Infine un parere sul Bologna, con cui l’ex difensore ha giocato dal 1995 al 2000 e nella stagione 2002-2003 dopo i due anni trascorsi alla Juventus: “La malattia di Mihajlovic inizialmente ha condizionato perché la squadra ha lavorato senza il tecnico, allo stesso tempo pero’ si è compattata proprio per Sinisa. Il Bologna credo che conserverà la posizione attuale fino alla fine, togliendosi magari qualche soddisfazione”.
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