Con il successo in casa del Ludogorets per 2 a 0, l’Inter ha ipotecato il passaggio agli ottavi di finale d’Europa League. Protagonista del match Eriksen. Del danese, di Conte, Sarri e altri temi, ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it Massimo Paganin, ex difensore nerazzurro, oggi opinionista Mediaset
Sintetica l’analisi di Paganin sulla sfida in Bulgaria: “Un po’ di fatica nel primo tempo, dipesa dal turn over, poi vittoria agevole, come da copione”. L’ex difensore si sofferma su Eriksen, migliore in campo e autore del primo gol: “Secondo me è un top player, diverso dagli altri danesi che sono soprattutto fisici. L’ex Tottenham calcia indifferentemente con entrambi i piedi, è molto intelligente sotto il profilo tattico, capace di fare l’ultimo passaggio e di segnare. E’ la vera arma in più soprattutto quando difronte ci sono squadre chiuse. Rispetto al 3-5-2, con lui Conte ha un’alternativa in più e la possibilità di giocare con il trequartista in alcune gare, purché sia convinto di cambiare un modulo finora affidabile”. A proposito del tecnico interista, Paganin ha una convinzione: “Conte deve portare a casa almeno un trofeo tra scudetto, Coppa Italia e Europa League, sotto questo profilo sicuramente ha più pressione, ma è abituato a conviverci. Se però non arrivasse alcun titolo, non sarebbe un fallimento. Nessuno pensava che l’allenatore potesse colmare in così breve tempo il divario con la Juventus, a mio avviso ancora favorita per il campionato”.
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Serie A, ESCLUSIVO Paganin su Sarri, Percassi e Gasperini
I bianconeri dunque restano favoriti per lo scudetto secondo Paganin, che poi dice la sua su Sarri, spesso nel mirino della critica: “Se volevamo la squadra spettacolare vista a Napoli è chiaro che lui non è riuscito a replicarla perché ha giocatori diversi. A livello di singoli ha elementi fortissimi e deve cercare un compromesso. Secondo me Sarri sta facendo un grande lavoro, anche su stesso, trasformando la sua idea di calcio”. Infine l’ex difensore plaude all’Atalanta, con cui ha militato nel biennio 2000/2002: “I bergamaschi stanno facendo qualcosa di straordinario grazie alla famiglia Percassi, alla società e a Gasperini, un progetto partito da lontano e che continua. La Dea ha ipotecato i quarti di Champions League ed è quarta in campionato, qualcosa di cui essere orgogliosi”.
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