Ore complicate in casa Barcellona: il club è stato accusato di aver investito un milione di euro per screditare calciatori come Messi, Piquè, Xavi e l’allenatore Pep Guardiola. Secondo quanto riferito dall’emittente Cadena Ser, il club blaugrana avrebbe pagato l’azienda I3 Ventures, che lavora nell’ambito del web e delle comunicazioni, per creare e gestire migliaia di account social nati con l’obiettivo di denigrare l’immagine dei personaggi sopracitati.
Nonostante le prime smentite da parte del Barcellona, Cadena Ser ha pubblicato un dossier di 36 pagine, tutte documentate, con cui si conferma la gestione di questi account fasulli ad opera di I3 Ventures.
Barcellona, Bartomeu si difende dalle accuse
In occasione della consegna del 24° Premio Internazionale, Manuel Vazquez Montalban, per il Giornalismo, il presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu, ha analizzato la vicenda e si è difeso dalle accuse arrivate in queste ore: “Il Barça non ha mai assunto un servizio per screditare qualcuno. Né un giocatore, né un ex calciatore, né alcun politico, manager o ex presidente. E’ tutto assolutamente falso“.
Il patron blaugrana ha proseguito: “Ci difenderemo con tutti i mezzi da coloro che ci accusano di fare questi accordi. Ripeto, è falso che il Barcellona abbia potuto assumere qualcuno per screditare delle persone”. In merito alla collaborazione con la società I3 Venturers ha aggiunto: “E’ vero che alla fine del 2017 il Barça ha assunto dei servizi di monitoraggio per controllare i social network, ma lo abbiamo fatto come molte altre società. Prima ancora di confermare che uno di questi account, collegati alla società con cui abbiamo collaborato, abbia scritto commenti inappropriati, ho deciso di rescindere il contratto“.
Infine ha concluso: “Continueremo a monitorare gli account social dei nostri giocatori, è responsabilità del club farlo. Ma non è vero che abbiamo screditato qualcuno. In passato ci hanno accusato di altri reati e abbiamo sempre dimostrato la nostra innocenza“.
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