Il grande giorno si avvicina. Domani sera, a San Siro, l’Atalanta sfiderà il Valencia nel match d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Chi lo avrebbe mai detto. La squadra di Gasperini ha saputo stupire tutti gli addetti ai lavori, strappando una qualificazione che, dopo le prime tre partite del girone, sembrava di fatto impossibile. In seguito al pareggio conquistato contro il City, però, nella testa degli uomini di Gasp è scattato qualcosa, e nelle successive due partite giocate contro Dinamo Zagabria e Shakhtar Donetsk, a sorpresa, gli orobici hanno infilato due successi consecutivi, portando a casa una qualificazione storica.
Il bello, però, arriva adesso. L’urna di Nyon è stata clemente con i nerazzurri. Il Valencia è senza dubbio una squadra temibile, ma il divario tecnica con colossi del calibro di Barcellona, Bayern Monaco e Liverpool, solo per citarne alcune, è evidente. Guai abbassare la guardia però. Lo ha ripetuto spesso lo stesso Gasperini che nella conferenza stampa pre-match ha detto: “Il calcio spagnolo è d’élite, non solo per Barcellona e Real Madrid. E’ un confronto di alto livello, anche se Atalanta e Valencia non sono nelle primissime posizioni in classifica”
Domani sera il Valencia dovrà fare i conti con diverse assenze: Garay, Gabriel Paulista, Vallejo, Coquelin, Florenzi, ma soprattutto Rodrigo. Un fattore, questo, che potrebbe agevolare l’Atalanta. Anche se il tecnico nerazzurro non sembrerebbe essere dello stesso avviso: “Io sulle defezioni delle avversarie conto davvero poco, quando si gioca in Champions le rose sono qualificate e chi gioca dà il massimo. E comunque di certe assenze non mi rallegro mai: vorrei sempre giocare contro la miglior avversaria possibile. A Celades mancano tanti giocatori, ma non tutti titolari. E forse di questo argomento bisogna parlare con lui, soprattutto dell’assenza dei due centrali difensivi.
Sull’argomento Gasperini ha proseguito dicendo: “Approfittarne? Queste sono chiacchiere, dobbiamo avere molto rispetto del Valencia e molta umiltà: giocheranno in undici, non di meno. Bisogna guardare il curriculum del Valencia e ricordare che è arrivato primo nel girone e ha vinto sul campo dell’Ajax e del Chelsea. Capisco la fiducia per i nostri risultati, ma per passare il turno servirà qualcosa di molto importante”.
Il tecnico dell’Atalanta non si nasconde. Quando si parla di passaggio del turno dice: “Però non penso che potrei essere fra i primo otto allenatori d’Europa, magari fra le squadre già fuori ce ne sono di più bravi di me. Io penso solo che possiamo giocarci un ottavo, e questo non ci toglie il sonno. E che spero di uscire dai 90’ di domani sera con un vantaggio, per andare a Valencia con due risultati su tre. Ma prima di parlare dei quarti, bisogna fare bene questa partita”.
Su Zapata, poi, Gasperini ha detto: “Con Duvàn abbiamo fatto la stagione scorsa e l’inizio di questa importantissimi, con lui da costante riferimento in area di rigore. Quest’anno abbiamo dovuto trovare degli adattamenti quando era infortunato: con Muriel, o senza una prima punta di ruolo. Siamo riusciti ad essere comunque prolifici, e questa è diventata una risorsa in più per la squadra. Dall’inizio, o a gara in corso”.
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