“Le regole esistono e vanno rispettate”. Arsène Wenger commenta così la decisione di primo grado dell’UEFA che ha sanzionato il Manchester City con due anni di esclusione dalle coppe europee per violazione del fair play finanziario. “Non so dire se la punizione sia troppo o troppo poco. Di sicuro chi ha deciso non se l’è inventata: in base a quanto viene contestato corrisponde un provvedimento” ha detto il tecnico francese a margine di una tavola rotonda in occasione dei Laureus Awards, come riporta la Gazzetta dello Sport.
Wenger, invitato insieme all’ex ct della nazionale femminile USA Jill Ellis, a Fabio Capello e Ruud Gullit, ha sottolineato come siano aumentate le disuguaglianze nel calcio tra le squadre di vertice e le altre nei principali campionati europei. L’ex allenatore dell’Arsenal, ad esempio, rimpiange la decisione di abolire in Inghilterra la norma per cui l’incasso delle partite andava diviso in parti uguali tra le squadre. Ma soprattutto “a creare il gap sono stati i soldi delle televisioni” ha detto Wenger, consapevole che gli spettatori nel mondo “vogliono solo grandi club. Questo ha creato una enorme differenza”.
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