Non c’era Cristiano Ronaldo, ma Paulo Dybala non lo ha fatto rimpiangere. CR7 insegue ancora il suo primo gol su punizione con la maglia della Juventus, intanto ci pensa l’argentino a risolvere da calcio piazzato. La sua prodezza nella partita contro il Brescia ha sbloccato la partita, prima del raddoppio di Cuadrado.
Dybala è in ottima condizione, la sua classe spicca in una Juventus ancora farraginosa, che non esalta con un gioco sotto ritmo e con pochi acuti. Le sue giocate, invece, sono sempre al di sopra della media. Dybala si è sbloccato dopo quasi due mesi, trovando col Brescia il 12esimo gol stagionale. Maurizio Sarri parla di “bestemmia calcistica” quando deve lasciarlo in panchina, e in effetti vedere Paulo in campo dal primo minuto fa tutto un altro effetto. Non solo agli occhi degli spettatori, a tutta la squadra, che in fase offensiva mette la fantasia e l’inventiva al primo posto. La Joya spazza via anche i fischi: quelli che erano piovuti dagli spalti dell’Allianz Stadium prima del gol del vantaggio. Da vero leader ha invitato i tifosi a sostenere, evitando gesti polemici e placando il pubblico. Infatti nella ripresa sono arrivati cori e applausi alla squadra, che uscendo dal campo ha ringraziato i propri fan.
Paulo Dybala ora si sente leader e protagonista di questa Juventus. L’addio che sembrava inevitabile la scorsa estate, usato come pedina di scambio, sono ricordi ormai lontani. La situazione – adesso – sembra essere cambiata in fretta. Dybala può fare la differenza, lo ha capito la società e lo sa bene Maurizio Sarri. Ecco perché dalla cessione si è passati al rinnovo, che in questo momento è arrivato sul tavolo di Fabio Paratici. L’ipotesi è quella di allungare il contratto in scadenza nel 2022 fino al 2024, facendo fare a Dybala un salto di qualità sull’ingaggio. Oltre 10 milioni di euro, contro i 7 più bonus attuali. Una proposta che l’argentino dovrebbe accettare, per firmare un nuovo percorso insieme.
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