Torna il derby di Milano. Torna di 9 febbraio, come nel 1941 quando, in nome dell’autarchia, si incontravano Ambrosiana e Milano all’Arena Civica. Quel giorno Giuseppe Meazza segnò il gol del 2-2, ma per il Milan. Sarà l’unica rete da ex del miglior bomber nerazzurro nella storia del derby. Meazza, che ha segnato 12 reti per l’Inter nella storia della sfida, è secondo solo all’ucraino Andriy Shevchenko (14) nella classifica cannonieri all-time del derby.
Una storia lunga oltre un secolo
Il primo derby si giocò il 10 gennaio 1909. Vinse il Milan 3-2, gol di Trerè, Lana e Laich per i rossoneri, di Gama e Schuler per i nerazzurri.
Complessivamente, Milan e Inter si sono incontrate 224 volte in competizioni ufficiali: 81 i successi dell’Inter, 76 le vittorie del Milan, 67 i pareggi. I nerazzurri hanno segnato 305 reti, i rossoneri 299.
Il derby con più gol
Da record la sfida del 6 novembre 1949. Dopo una ventina di minuti il Milan è avanti 4-1, ma l’Inter ribalta la partita con l’aiuto della tripletta di “Fornaretto” Amadei, antica bandiera della Roma. Al triplice fischio dell’arbitro Vincenzo Orlandini, l’Inter ha vinto 6-5 “Tra attaccanti e difensori non c’era un filtro adeguato” ha ricordato nel 1976 Nils Liedholm, in campo e in gol con il Milan quel giorno. “Gli angoli, 9-2 per il Milan, indicano sostanzialmente la dialettica del gioco, quasi sempre condotto dal Milan” commenta Gianni Brera il giorno dopo, sempre sulla Gazzetta dello Sport. “Il Milan ha quasi costantemente fatto gioco e l’Inter ha vinto. Ma si spiega, appunto, per fil di logica: in quanto il Milan, per l’antiquata impostazione tecnica del suo trio di centro, ha scatenato offensive praticando il non mai abbastanza deprecato gioco orizzontale“.
Le marcature multiple
Quella di Amadei nel 6-5 del 1949 è una delle cinque triplette per un giocatore dell’Inter nella storia del derby. Le altre sono state messe a segno da Giovanni Capra il 6 febbraio 1910, István Nyers il 1º novembre 1953, Diego Milito il 6 maggio 2012 e Mauro Icardi il 15 ottobre 2017.
Jose Altafini è invece l’unico ad aver realizzato quattro reti in un derby, nel 5-3 del 27 marzo 1960. “E’ la prima volta che mi succede da quando sono in Italia” dice, come riporta Gianni Gueli su “Il Football”, “è il più bel regalo che potevo fare alla mia piccola Patrizia”.
Le vittorie con il massimo scarto
Il successo con lo scarto più ampio rimane il 6-0 dei rossoneri dell’11 maggio 2001. E’ il giorno di gloria di Gianni Comandini, che il Milan aveva acquistato per 20 miliardi dal Vicenza. Ha segnato una doppietta quel giorno, prima di abbandonare il calcio a 29 anni e aprire un ristorante a Cesena. Shevchenko (anche lui autore di una doppietta), Giunti e Serginho completano il game, set and match per il Milan.
L’Inter, invece, non ha più firmato una vittoria più larga del 5-0 del 6 febbraio 1910 sul campo di via Bronzetti con le reti di Capra I (tripletta), Peterly I e Payer I. La stampa dell’epoca sottolinea le tante assenze del Milan e la grande passione del pubblico, più entusiasta e coinvolto rispetto alla prima sfida tra le due squadre.
I gol più veloci nella storia del derby
Memorabile il primo derby di Sandro Mazzola. E’ il 24 febbraio 1963. L’Inter batte il calcio d’inizio, Di Giacomo appoggia a Suarez che tocca per Corso. La palla torna a Suarez, che passa corto a Di Giacomo, bravo ad allungare a Sandro Mazzola. Al suo primo pallone toccato contro il Milan, evita Trapattoni e infila Buffon in uscita. Al primo pallone nel primo derby, ha segnato il gol gol più veloce nella storia della sfida.
Per quanto riguarda il Milan, la rete più veloce è di Pato, in gol dopo 43 secondi il 2 aprile 2011, praticamente a porta vuota dopo un rimpallo tra Robinho e il portiere nerazzurro Julio Cesar.
Malatrasi, un uomo diventato derby
La sfida di stasera sarà la prima di Zlatan Ibrahimovic, unico capace di vincere la classifica cannonieri per Inter e Milan, dalla doppietta del 2012 ai nerazzurri. Tra i protagonisti da primato, però, il primo posto spetta a Saul Malatrasi, l’unico giocatore ad aver conquistato lo scudetto, la Coppa dei Campioni e la Coppa Intercontinentale sia con l’Inter che con il Milan.
Difensore sicuro e ordinato, arriva all’Inter dalla Roma nel 1964. E’ un difensore che Herrera tiene in grande considerazione, pur non essendo un titolare fisso. “Ricordo, una volta, giocai una partita di Coppa dei Campioni e la notte non riuscivo a dormire. In ritiro, con Corso, sentivamo ancora la tensione della partita. Camminavamo, parlavamo, rimanemmo svegli fino all’ alba. A un certo punto spuntò una macchina. Era Helenio Herrera. “Bravo, bravo, sei forte! Prendi la roba che giochi anche oggi all’ Arena”. Giocai il derby e lo vincemmo 2-1. Non avevo chiuso occhio” ha detto a Gabriella Mancini della Gazzetta dello Sport.
L’Inter lo vende al Lecco e da qui passa al Milan. “Ero contento. Altra Coppa dei Campioni, altra Coppa Intercontinentale – ha aggiunto -. Certo che se all’Inter c’era qualche rimpianto e qualche mugugno mi faceva piacere“.
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