L’Inter vince in rimonta e aggancia la Juventus in vetta alla classifica. Dopo un primo tempo incolore, chiuso sul risultato di 2-0 per il Milan (gol di Rebic e Ibrahimovic), nella ripresa i nerazzurri entrano in campo con un atteggiamento diverso e ribaltano il risultato grazie alle reti di Brozovic, Vecino, De Vrij e Lukaku. È la seconda volta che l’Inter riesce a vincere un derby dopo essere andata sotto di due gol. La prima fu nel lontano 1949, quando si impose con un pirotecnico 6-5.
Al termine del match, l’allenatore dell’Inter, Antonio Conte, ha commentato così la vittoria della sua squadra ai microfoni di Sky Sport: “È stata una notte speciale, perché il primo tempo siamo andati in difficoltà, forse come non mai quest’anno, c’era il rischio di prendere un’imbarcata, invece siamo stati bravi a riequilibrarci e a capire dove migliorare e ad avere fiducia su quello che si era fatto. È proprio nei momenti di difficoltà riuscire a resistere ai colpi significa che ti stai preparando a qualcosa di buono”
Cosa rappresenta lo scudetto per l’Inter? “Dico che è molto presto per parlare di cose che oggi possiamo sognare. Penso che questo periodo di 10 partita sarà intenso, dopo questo potremo dire di più sulle nostre possibilità, però, adesso dovremo affondatore partite importanti, la Lazio che ha iniziato un percorso importante, ci vuole pazienza, perché le cose non le fai dall’oggi al domani. I ragazzi hanno dimostrato di avere grande forza”
Conte: “Eriksen deve ritrovare il ritmo”
Oggi di cosa c’è stato bisogno nell’intervallo? “Non c’è stato bisogno di parlare tanto, avevo delle responsabilità io, come tutti, ma uniti da squadra si esce da situazione come queste, ciò lo dovremo tenere a mente per il futuro”
Primo tempo la squadra sembrava bloccata, cosa si può fare per migliorare il secondo tempo? “Giocare il secondo tempo (ride ndr), io e i ragazzi sappiamo cosa ci è stato di sbagliato nel primo tempo. Abbiamo apportato delle modifiche non tutte le partite possono essere affrontate nella stessa maniera, serve una strategia una tattica per rimanere più compatti. Oggi per noi è stato molto importante perché ci ha fatto capire che dobbiamo sempre usare prima la testa, il cuore e poi le gambe”
Eriksen, come lo inquadri? “Sia Young che Moses per una questione di ruolo, non è che ci voglia chissà quanto tempo, Young spesso aveva fatto il quinto anche con lo United, fare la fase offensiva e difensiva, ma per i centrocampisti è più complicato, chiedo di giocare tra le linee di posizionarsi bene con gli attaccanti. Ha bisogno di ritrovare il ritmo. Abbiamo provato a partire con Eriksen alle spalle di Lukaku ma poi ho optato per Alexis Sanchez. Sta ritrovando la condizione che con il Tottenham aveva perso, lui più passa il tempo più diventa il giocatore importante per noi”
Mancini? “Lui è stato qui ha vinto tanto qui, sono contento perché sta facendo un grande lavoro per la Nazionale, ci dividiamo Lele Oriali”.
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