A Milano cresce l’attesa per il derby di stasera, che chiuderà la 23a giornata di Serie A. La sfida tra Milan e Inter, nonostante l’ampio divario in classifica, rimane una delle partite più simboliche del nostro campionato. Per l’occasione il Corriere della Sera ha intervistato Silvio Berlusconi, ex storico presidente dei rossoneri e attuale numero del Monza, formazione di Serie C.
Questi i passaggi più significativi delle sue dichiarazioni: “Il derby è sempre una grande festa, l’atmosfera è unica e magica. Non conta la classifica e i punti in palio, si gioca come una finale. Non sono più il presidente del Milan, ma rimango ancora oggi quello con più titoli nella storia del calcio mondiale”.
Nella sua intervista Berlusconi ricorda i derby passati e nega la sua fede interista: “Sono solo chiacchiere. Ho sempre smentito queste voci, sono cresciuto milanista in una famiglia tutta rossonera. Il derby più bello è stata la doppia semifinale di Champions 2003, che poi vincemmo in finale con la Juventus. Poi c’è stato anche il famoso 6-0, un grande successo ma il risultato troppo severo: quando vinci con largo scarto è inutile infierire”.
Infine l’ex presidente del Milan viene interrogato anche sul futuro di San Siro: “E’ sorta di santuario, non è solo uno degli stadi più belli del mondo ma un teatro dove si sono giocate partite storiche. Nel mio caso ha un valore molto simbolico, anche per le emozioni vissute da bambino. Il tempo però passa e capisco che c’è bisogno di un impianto più moderno in linea con quelli europei. E’ arrivato il momento di cambiare, a una condizione: San Siro non può essere demolito”.
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