Dopo Fiorentina-Atalanta, il secondo anticipo della 23esima giornata vede fronteggiarsi allo stadio Olimpico Grande Torino i granata, del neo allenatore Moreno Longo, contro la Sampdoria di Claudio Ranieri. Entrambe le compagini cercano riscatto dopo le ultime prestazioni opache: se la Samp contro il Napoli aveva mostrato comunque un certo cipiglio, il Torino deve ricostruirsi dopo l’esonero di Mazzarri. Fatale al tecnico toscano il tonfo a Lecce. La prima frazione mostra due squadre imballate, ancora leggermente sulle gambe, senza grandi stravolgimenti. Inizialmente meglio i granata, poi nel finale di tempo son venuti fuori i blucerchiati: zero tiri nello specchio. Tre conclusioni per il Toro, una per la Samp. Il possesso palla, all’intervallo, premia la squadra di Longo con il 62% ma i due schieramenti si sono equivalsi sotto ogni aspetto.
Il secondo tempo comincia sulla falsa riga del primo, ma traspare la voglia da parte di entrambe le squadre di dare una sferzata al match. Il primo colpo arriva dal Torino che segna con Verdi, imbeccato da un assist impeccabile di Berenguer, vantaggio granata che dura sino agli ultimi venti minuti di gara quando Ramirez trova prima il pari e cinque minuti dopo – sempre lui – realizza il gol del 2-1 blucerchiato. Tris definitivo che arriva al 79′ con Quagliarella che trasforma un rigore, penality assegnato per fallo in area di Izzo che atterra il 27 doriano rimediando anche un pesante cartellino rosso. Partita completamente ribaltata nel finale al netto di un confronto equilibrato sino all’ultima parte di gara: Ranieri rinfrancato. Comincia in salita, invece, l’avventura di Longo al Torino che oltre ai tre punti perde anche una colonna portante della difesa.
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