Non poco rumore hanno fatto le dichiarazioni recentemente rilasciate da Spalletti, esonerato di lusso dell’Inter, che è tornato a parlare della sua situazione e soprattutto del motivo per cui non è approdato – subito dopo l’esonero di Marco Giampaolo – sulla panchina del Milan: “Mi hanno pagato per restare a casa“, ha spiegato il tecnico di Certaldo riferendosi al fatto che i nerazzurri lo tenessero bloccato ad Appiano Gentile. Una sorta di ‘congelamento’ per non darlo alla concorrenza sino allo scadere del suo rapporto professionale con Marotta e soci.
I nerazzurri rispondo a Spalletti: “Non gli bastò la buonuscita”
Le cose starebbero andate diversamente, non si è fatta attendere, infatti, la replica dell’Inter che all’ANSA ha provato a spiegare la diatriba avuta con il tecnico toscano: “Oltre al compenso maturato dal Signor Spalletti, la Società aveva proposto un’ulteriore offerta economica come incentivo all’esodo, che non è stata accolta dall’allenatore”, le parole rilasciate all’agenzia da parte dei vertici nerazzurri. Questione economica, dunque, non ci sarebbe stata alcuna resistenza della società bensì, Spalletti non avrebbe ritenuto consona la proposta per liberarsi anticipatamente dalla squadra.
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