Il Coronavirus spaventa tutto il mondo, mentre i medici continuano a lavorare per trovare una soluzione al virus mortale. Anche il mondo del calcio è stato travolto dall’emergenza degli ultimi giorni e l’inizio del campionato, fissato inizialmente per il 22 febbraio prossimo, è stato posticipato.
Numerosi sono gli italiani che continuano a vivere e a lavorare in Cina . Tra le figure presenti nel paese da dove è nato il virus, c’è anche quella di Roberto Donadoni allenatore dello Shenzen.
Coronavirus, Donadoni in Spagna, Cannavaro nel centro
Donadoni ha iniziato ad allenare lo Shenzen la scorsa estate e sta aspettando di poter rientrare nella città che dista 1000km da Wuhan, la città dalla quale ha iniziato a propagarsi il Coronavirus. Attualmente l’allenatore si trova in Spagna per il ritiro con la sua squadra ed è stato intercettato da un giornalista del Corriere della Sera.
“Mi sembra che siano molto attrezzati a garantire la sicurezza, il governo trasmette serenità“, ha detto l’ex tecnico del Bologna. Poi ha proseguito: “Abbiamo vissuto tutto con stupore perchè eravamo lì fino a pochi giorni fa e non avevamo sentore che potesse capitare tutto questo. Non viviamo vicini a Wuhan, ma a noi la situazione sembrava normale. I giocatori sono un po’ in ansia e parlano in continuazione con i familiari. Sono chiusi in casa così non ci sono pericoli”. Infine su Fabio Cannavaro, anche lui allenatore in Cina, ha concluso: “Guangzhou è a 1000km da Wuhan. Lui è chiuso all’interno del suo centro sportivo e con la squadra lavora lì. Quando ci saranno garanzie allora rientreremo anche noi”.
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