Piatek è un nuovo giocatore dell’Hertha Berlino, il Milan sembra già lontano anni luce. Eppure sono passati soltanto pochi giorni dall’ultima apparizione del polacco in rossonero – contro il Torino in Coppa Italia – ad un anno di distanza da quel debutto a San Siro con tante aspettative e applausi scroscianti: le doppiette hanno lasciato il posto ai dubbi, la caparbietà all’incertezza, il pistolero spara a salve e non segna più come dovrebbe. La ‘maledizione del 9’ al Milan è una certezza da quando il legittimo proprietario – Filippo Inzaghi – ha cambiato vita ma il suo ritratto (citando Oscar Wilde) è ancora in soffitta a Milanello.
Adani non risparmia Piatek: “Limitato, non da Milan”
Mettiamoci anche un Ibra di mezzo, tornato come un fulmine a ciel sereno per soffiare il posto al polacco che, in men che non si dica, diviene di troppo. C’è chi, però, non è dello stesso avviso ritenendo che l’attaccante sia sempre stato sopravvalutato: Lele Adani, opinionista, ex calciatore e commentatore sportivo si sfoga a Sky Sport da Gianluca Di Marzio e – nel corso di “Calciomercato” – dice la sua sull’ormai ex attaccante rossonero.
“Sembra che lo dico col senno del poi, ma per me Piatek non è da grande squadra. È un giocatore limitato, un giocatore che quando aveva la febbre alta tutto ciò che toccava trasformava in oro. Secondo me un giocatore da media-alta classifica. La polonia ad un certo punto gli ha preferito Stepinski e anche Kownacki. Lui è esploso e in un anno si è preso la scena. Secondo me non ha solo limiti tecnici ma anche concettuali, dentro al gioco. È molto limitato nella comprensione del gioco, quando smette di segnare è quasi inutile”, parole forti quelle di Adani. Questo sì che è sparare a zero, “Pum-Pum” Piatek’ ha incassato il colpo. Ora il bomber – che per non incorrere in altre sfortune sotto porta in Germania ha scelto la maglia numero 7 – dovrà rispondere con i fatti. Anzi con i gol.
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