L’improvvisa e inaspettata dipartita di Kobe Bryant ha scosso tutto il mondo dello sport, non solo in America. Anche nel nostro Paese, l’eco della notizia è stato considerevole. Non solo appassionati di basket, ma tifosi di calcio, nuoto e qualunque altra disciplina ci hanno tenuto ad esprimere il proprio dolore per una perdita così importante a causa di una tragedia imponderabile.
Morte Kobe Bryant, stoccata di Belinelli ai giornali sportivi italiani
C’è anche chi se la prende un po’, senza andare per il sottile, con il trattamento che i quotidiani sportivi avrebbero riservato alla notizia di portata mondiale: uno su tutti, Marco Belinelli, il cestita italiano – professionista in NBA come guardia dei San Antonio Spurs – ha tenuto ad esprimere il proprio disappunto via social mostrando una foto dei quotidiani sportivi (che mettevano la morte di Bryant in prima pagina per rendergli il giusto omaggio) a confronto con quelli italiani che hanno dedicato spazio al campione dei Lakers ma secondo il collega non abbastanza. Non come meritasse.
L’ha fatto notare con una didascalia schietta e senza mezzi termini: “Il problema è che i giornali sportivi in Italia non sono giornali sportivi. Vergognatevi”. Cinguettio al vetriolo destinato a far discutere in giorni complicati come quelli successivi alla perdita di un pezzo da novanta dello sport e del basket mondiale.
Il problema è che i giornali sportivi in Italia NON SONO giornali sportivi. Vergognatevi. pic.twitter.com/rgJX3qhJw7
— Marco Belinelli (@marcobelinelli) January 27, 2020
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