Alexis Sanchez ha guadagnato quasi 80 mila euro per ogni minuto giocato nel girone d’andata, Stefano Sabelli del Brescia 146. Sono i due estremi dell’efficienza della spesa per gli ingaggi in Serie A, come emerge da uno studio di Super News, che prende in considerazione la relazione tra contratti e presenza in campo, escludendo chi non ha disputato nemmeno un minuto nelle prime 19 giornate di campionato.
Kulusevski un affare, Rugani flop
L’analisi dimostra che il Brescia è tra le squadre che investe in maniera più efficiente nel parco giocatori. Oltre a Sabelli, infatti, tra i giocatori che alle società costano meno in rapporto all’utilizzo figurano il centrocampista Dimitri Bisoli (152 € al minuto) e Sandro Tonali (157). Un dato influenzato anche dal particolare stato nella rosa di Sabelli e Bisoli, che non hanno saltato nemmeno un minuto nel girone d’andata. Spicca anche Dejan Kulusevski, che la Juve ha ingaggiato per 40 milioni e si unirà ai bianconeri a fine stagione. Finora, al Parma è costato 155 euro per ogni minuto di presenza in campo in Serie A.
Sanchez, che il campo l’ha visto solo per 63 minuti, è il vero flop di questa classifica insieme a Daniele Rugani della Juventus che, nonostante l’infortunio di Chiellini, si è visto chiuso anche da Demiral e non ha saputo sfruttare le poche occasioni avute per convincere Sarri. Alla Juve, il difensore è costato quasi 40 mila euro al minuto giocato dalla Juventus.
E’ pur sempre quasi il doppio rispetto a Cristiano Ronaldo (22 mila euro al minuto). Il portoghese costa effettivamente molto alla Juve, ma nel suo caso è l’entità dell’ingaggio il fattore che alza il valore di ogni suo minuto giocato. Il portoghese non ha certo problemi di sotto-utilizzo, al di là delle continue discussioni sulla sostenibilità del tridente delle meraviglie con Dybala e Higuain.