Juventus, Dybala bianconero dentro. La Joya chiama Pogba e boccia il Var

Dybala chiama Pogba alla Juventus e boccia il Var
Dybala chiama Pogba alla Juventus e boccia il Var

Paulo Dybala è tornato a giocare ad altissimi livelli. Dopo la scorsa stagione che ha regalato poche soddisfazioni, l’argentino quest’anno ha già messo a segno 11 gol e fornito 10 assist. In un’intervista a Otro, la “Joya” ha dichiarato tutto il suo amore per la Juventus e chiamato Paul Pogba.

Dybala, ha raccontato tutte le sensazioni che prova ogni volta che indossa la maglia della Juventus: “Un calciatore sogna sempre di arrivare in un club del genere. E’ un sogno poter rappresentare questi colori, come lo è poter vincere quei titoli che mancano per noi e per la gente”.

Juventus,  Dybala chiama Pogba e critica il Var

Paulo ha poi svelato anche un altro desiderio, quello di poter tornare a giocare con Paul Pogba. Sul francese, protagonista delle voci di mercato che lo vorrebbero nuovamente alla Juventus, ha dichiarato: “Io e Paul abbiamo un bel rapporto e quando lui giocava qui cercavamo continuamente un modo di festeggiar nuovi gol. Ne abbiamo fatti tanti, quindi i festeggiamenti cambiavano spesso. Spero che un giorno potremo festeggiare insieme di nuovo“.

Sul VAR spende parole critiche: “E’ difficile, ci sono molti modi di vederlo. Sia a favore che contro. Personalmente giocherei benissimo anche senza Var, penso che l’arbitro dovrebbe essere libero di gestire la partita senza essere controllato”.

Dybala ha raccontato anche l’origine del suo soprannomeJoya“: “Mi ha accompagnato sin da piccolo, da quando giocavo con l’Instituto de Cordoba. Un giornalista locale mi chiamò così e alcuni compagni lo fanno ancora. Non mi spiace, sono abituato”. 

Infine ha parlato anche di Gennaro Gattuso, incontrato nell’esperienza a Palermo: “In Argentina diciamo sempre ‘Pazzo nel senso buono’. Quando arrivò a Palermo mi aiutò molto anche se la cosa non durò tanto. Ho bellissimi ricordi, magari non era dolcissimo soprattutto durante gli allenamenti ma lui è fatto così”.

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