Serata da incubo per il Napoli. La squadra di Gattuso viene sconfitta per 2-0 dalla Fiorentina, subendo così la terza sconfitta consecutiva in campionato, la quarta nelle ultime cinque. Dopo i timidi passi in avanti evidenziati contro Lazio e Perugia, questa sera, gli azzurri sono tornati a mostrare i soliti difetti. Tante, troppe le disattenzioni in fase difensiva (l’assenza di Koulibaly si fa sentire), e poca l’incisività sottoporta. Fattori questi che hanno condannato i partenopei all’ennesimo passo falso della stagione.
Questo il commento di Gennaro Gattuso al termine del match ai microfoni di Dazn: “Rispetto al secondo tempo con la Lazio c’è stato un passo indietro? No, bisogna chiedere scusa ai tifosi e alla città, è difficile spiegare l’involuzione che c’è stata. Oggi nel secondo tempo qualcosa abbiamo fatto, ma ci sono da rivedere tante cose perché nel primo tempo siamo stati inguardabili”
Manca il sostegno del San Paolo? “Siamo dei privilegiati, in questo momento bisogna assumersi le responsabilità e analizzare bene cosa non funziona, non siamo squadra, così non si può continuare, abbiamo toccato il fondo, e bisogna capire a cosa andiamo incontro”
Cosa la sta deludendo? “Vedo una squadra viva durante la settimana, ma dopo arriviamo e non proviamo a fare nulla, una squadra piatta, a livello organizzativo e di manovra non ha funzionato nulla, mi viene anche difficile spiegare la partita perché credevo che potessimo fare una grande prestazione. Siamo senza anima, e malati”.
Perché Di Lorenzo centrale? “Perché Luperto quando andava ad aprire a sinistra sul suo piede poteva sviluppare gioco in avanti, ma alla fine non ci è andata bene”.
Pensa di cambiare il metodo di gioco, ormai gli avversari conoscono le caratteristiche dei suoi giocatori? “Bisogna sviluppare il gioco in maniera diversa, ma oggi ci sono da rivedere tantissime cose perché la squadra sta facendo tantissima fatica”
Cosa le possono dare i nuovi e quanto incidono le assenze? “Bisogna recuperare gli infortunati, perché fuori ci sono giocatori importanti. Ma non deve essere un alibi, bisogna stare insieme e vedere come uscire da questo periodo, perché non funziona nulla. Abbiamo fatto molti passi indietro, come la prestazione di Parma, c’è da lavorare”
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