Pietro Anastasi era malato di Sla. La morte improvvisa dell’ex attaccante di Inter, Juventus e Nazionale ha scosso il mondo del calcio e in queste ore stanno emergendo le cause del suo decesso. Come in molti avevano ipotizzato, il 71enne siciliano è stato affetto dalla sclerosi laterale amiotrofica, molte frequente nei calciatori di quell’epoca. La conferma è arrivata dal figlio Gianluca che ha rilasciato una lunga intervista al “Messaggero” in ricordo di suo padre: “Mio padre soffriva di Sla, ha chiesto la sedazione assistita per poter morire serenamente”.
Il figlio di Anastasi: “Ha chiesto la sedazione assistita”
Queste le parole del figlio di Gianluca Anastasi che racconta la scoperta e le complicazioni di questa malattia, pian piano degenerativa: “La diagnosi della Sla è arrivata dopo l’operazione al tumore dell’intestino, risalente a tre anni fa. Gli ultimi mesi però sono stati davvero devastanti e giovedì sera, quando era ricoverato all’ospedale di Circolo di Varese ha detto basta e chiesto di andarsene”.
Un’intervista toccante che ripercorre la malattia di Pietro Anastasi fino alla sua morte di qualche giorno fa: “Tutto è cominciato tre anni fa con dei dolori al braccio e alla gamba, poi coperti da un tumore all’intestino, comunque risolto. Il problema neurologico infatti andava avanti, poi facendo altre analisi è venuta fuori la diagnosi della Sla. Abbiamo preferito non dirlo a mio padre, ma lui aveva capito tutto. Ci siamo esposti tre mesi fa e da allora le cose sono precipitate. Mio papà non riusciva più a muoversi e respirava a fatica solo con l’ausilio di una macchina. A quel punto ha smesso di combattere, rifiutando altre cure specializzate. Si è lasciato al suo destino e giovedì, da cosciente, ci siamo salutati e parlati per l’ultima volta. Poi è arrivato il dottore, ha fatto la sedazione assistita. In quaranta minuti si è addormentato e il giorno dopo papà è morto”.
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