L’arrivo di Ibrahimovic al Milan tiene banco in questi primi giorni di mercato. Lo svedese, Pioli, Maldini e Gattuso sono alcuni temi contenuti nell’intervista rilasciata in ESCLUSIVA a CalcioToday.it dall’attore romano Gianmarco Tognazzi, noto tifoso rossonero
Tognazzi è entusiasta del ritorno dell’attaccante al Milan: “Ibra è un’entità superiore del calcio, questo vale anche per altri fuoriclasse tipo Maldini, Del Piero, Baggio, Ronaldo, Messi e così via. Oltre a quello che può portare sotto il profilo calcistico, lo svedese può dare entusiasmo alla piazza, è un leader, un punto di riferimento per la squadra più giovane del campionato. Sicuramente con lui si può ritrovare lo spirito da Milan, elemento fondamentale che si è perso con l’addio di Gattuso“. Guai a parlare all’attore di Ibrahimovic come mossa mediatica: “La gente crea polemiche inutili, i giudizi di alcune persone non contano nulla, hanno addirittura criticato il numero di maglia, senza sapere perché abbia scelto il 21. Non vorrei che alla prima partita giocata male, piovessero critiche. Per capire come sta fisicamente Ibra bisogna aspettare 4/5 gare e guai a rischiarlo se non è al meglio, anche se lui scenderebbe sempre in campo”.
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L’attore romano traccia un bilancio del lavoro di Pioli: “Il tecnico è stato la prima pedina per ritrovare la chiarezza tattica venuta meno con Giampaolo. Poi si è tornata compattezza e sotto questo profilo Ibra può rappresentare un ulteriore tassello e un aiuto per l’allenatore. Le sue parole in conferenza sono chiare quando ha detto che non si sente una mascotte”. A chi è convinto che lo svedese sia l’ultima spiaggia per Maldini, Tognazzi replica così: “Chi dice questo non sa che Paolo e lo stesso Boban hanno un raggio d’azione limitato. Per esempio con Gattuso poteva esserci continuità, ma la decisione di non confermarlo è stata della proprietà, non della dirigenza. Io, con tutto rispetto di Giampaolo e Pioli, avrei tenuto Ringhio, ricordiamoci che è arrivato ad un punto dalla Champions League”. Infine il mercato, Ibrahimovic a parte: “Più che altro valuterei i giocatori che non rientrano nel progetto tecnico. Per esempio ci sono dubbi su Rodriguez, Borini, bisogna capire anche quale sarà il ruolo di Suso. Piatek vorrei vederlo con Ibra in campo o come sua alternativa”.
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