Finisce l’attesa: Zlatan Ibrahimovic si presenta ufficialmente ai tifosi, parlando in conferenza stampa. Tantissimi giornalisti presenti in sala stampa e grande folla di tifosi fuori la sede del Milan ad accoglierlo. Queste le sue prime parole in conferenza stampa: “È importante avere i tifosi con noi. Sono pronto e spero di giocare subito”.
La conferenza stampa di Ibrahimovic al Milan
L’ENTUSIASMO – “Sento l’entusiasmo dei tifosi. Ho un grande rapporto con loro, molto positivo. È importante il sostegno dei tifosi, se riusciamo ad averlo le cose sono più facili da fare. Sono pronto e spero di giocare già oggi. Non sono qui perché sono Ibrahimovic. Parto da zero, sono qui per portare risultati”.
IL RITORNO – “Dopo l’ultima partita in America, mi ha chiamato Maldini. A 38 anni ho avuto più richieste di dieci anni fa. Cercavo l’adrenalina dentro di me. Farò di tutto per dare una mano, è casa mia. Ho ricevuto tante chiamate dopo Atalanta-Milan. Sono felice di essere qui, il Milan è casa mia. Dopo l’ultima partita in America, con i Los Angeles, ho avuto la chiamata di Paolo. Quale idee avessi, come stessi, cose normale. A 38 anni ho avuto più richieste di quando ne ho avuti 28. Ho ricevuto più richieste ora che dieci anni fa. Ero onesto, cercavo l’adrenalina, per farmela uscire. Perché a quest’età non giochi per economia, cerchi qualcosa per andare al meglio. Poi ho parlato con Boban. In passato, ho parlato con Leonardo per un ipotetico ritorno qui. Ma non mi sentivo ancora pronto. Ora lo sono. I contatti con la società sono aumentati dopo la sfida con l’Atalanta”.
LA VOGLIA – “Non ho perso la passione per quello che faccio, per questo il mio ritorno è differente dagli altri avvenuti in precedenza. È passato un mese, dopo Atalanta c’erano tante chiamate. L’ultima volta ho lasciato il Milan senza il mio ok, la situazione era quella che era. Ho fatto PSG, United, Galaxy. L’importante è essere qui adesso, il Milan è casa mia, quando sono tornato da Barcellona ho sempre detto che mi aveva ridato la felicità di giocare a calcio. La mia voglia è massima – prosegue Ibrahimovic –Fin quando potrò giocare, lo farò. Con voglia, spirito e mentalità si può giocare ad alti livelli”
IL RAPPORTO CON I COMPAGNI – “Con i miei compagni sarò me stesso, loro sanno come sono. Bisogna lavorare tanto, duramente e saper soffrire. A me piace, ma non per tutti è così. “Il Milan è sempre il Milan, la storia non si cambia. Se non credessi in questo progetto non sarei tornato – prosegue Ibrahimovic – Lavorerò per il collettivo. Se non sei dentro, non sai come sono le cose. La squadra è cambiata tanto, non so cosa sia successo. Mi aspetto che i miei compagni diano il massimo come farò io. Con i più giovani sarò più cattivo, da quando sono padre ho capito come sia difficile educare”.
CONDIZIONE FISICA – “Dopo l’infortunio ho lavorato tanto. Giocherò fino a quando sarò in grado di giocare. Le pressioni qui sono altissime, tutto il mondo si aspetta risultati. Secondo me, si può fare e si deve fare di più. Voglio divertirmi in campo e stare bene. Preferisco che mi fischino in campo, così mi carico. A fine partita possono applaudirmi. Ho visto in pochi firmare per il Milan a 38 anni, sono molto contento e carico”.
SU PIATEK – “Piatek può fare molto di più. Anche perché nel Milan non possono giocare tutti. Qui la pressione è altissima, dal club, dai compagni, dai tifosi. Tutto il mondo si aspetta di portare risultati. Si può fare di più e si deve, se giochi qui non sei stato fortunato. Sei venuto qui per i risultati e per fare il tuo lavoro“.
RONALDO E KULUSEVSKI – “Bello vedere Ronaldo in Italia È un grande giocatore, importante per la Serie A. Kulusevski alla Juventus? È una cosa positiva per il calcio svedese. Così come il mio ritorno in rossonero. Ho sentito cose positive su Dejan, sono contento per lui”
IL PRIMO ALLENAMENTO – “Ieri ho visto Pioli per pochi minuti, abbiamo parlato un po’. Più avanti discuteremo di questioni tattiche. La sfida è contro me stesso. Per vincerla, devo lavorare e avere voglia. Se sto in campo per non portare risultati, non serve a niente. Meglio mettere un altro”.
GLI OBIETTIVI – “L’obiettivo è sempre quello di vincere qualcosa. Ci proveremo, ma dobbiamo crescere e migliorare. Ho giocato tanti derby in vari paesi, quando mi chiedono qual è il più bello rispondo sempre quello di Milano. “Ho visto la squadra da lontano, ma ha qualità per fare qualcosa di più. I risultati non erano ottimi, soprattutto l’ultima partita. L’obiettivo non è uno sprint da 100 metri, bensì una maratona. Bisogna lavorare molto e credere. Ho fatto sempre le cose al mio massimo, ma qui è differente. Le cose devono migliorare in campo ed è per quello che sono qui”.
PARLA BOBAN – Poi prende la parola anche il dirigente Zvonimir Boban: “Siamo molto orgogliosi di riabbracciare un giocatore unico. Avrà un effetto positivo trasversale. Ma non dimentichiamo Bergamo. Nessuno si può nascondere dietro le spalle larghissime di Zlatan”.
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⏱ 10.00 CET#SempreMilan pic.twitter.com/KzTG4RF8Qx— AC Milan (@acmilan) January 3, 2020
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