L’allenatore del Milan, Stefano Pioli, ha fatto un resoconto del suo 2019. Un anno senza dubbio non facile per il tecnico parmigiano. Dopo essersi dimesso dalla Fiorentina, ad ottobre, Pioli è stato chiamato dal Milan per sostituire Marco Giampaolo. L’ex allenatore viola ha ereditato una squadra in difficoltà che, nonostante il suo arrivo, ha faticato a rialzarsi. Appena 12 punti in dieci partite (una media di 0,83), 24 gol subiti e solo 16 fatti. Numeri che lasciano riflettere, e che hanno spinto la dirigenza rossonera ad intervenire sul mercato (vedi il ritorno di Ibrahimovic) nel tentativo di rinforzare una rosa apparsa, finora, non all’altezza.
Sul 2019, Pioli ha dichiarato: “Il 2019 è stato pieno di emozioni. Avrei voluto finire meglio il mio ciclo a Firenze, ma le dinamiche sono cambiate in corsa e se tornassi indietro rifarei quello che ho fatto. Poi è sbocciato in qualcosa di grande con la chiamata del Milan”
Sull’esperienza al Milan, il tecnico parmigiano ha ammesso: “Abbiamo lasciato per strada qualche punto. Abbiamo iniziato con un calendario sfavorevole ma la squadra vuole dimostrare il proprio valore”.
Sulla debacle vissuta con l’Atalanta e sul ritorno di Ibrahimovic, Pioli ha detto: “Abbiamo finito nel peggior modo possibile e dobbiamo avere grande convinzione e forza per riscattarci. L’arrivo di Ibra ci dà un motivo in più per essere positivi. Ha grande voglia di vincere e sarà di stimolo per tutti e il suo apporto sarà fondamentale”.
Uno dei giocatori apparsi maggiormente in difficoltà è stato senza dubbio Piatek. L’allenatore del Milan ha spigato così il suo momento: “Ha avuto un 2018 fantastico ma capita a tutti gli attaccanti di avere una stagione dove segni sempre e la stagione dopo dove hai delle difficoltà. E’ in buone condizioni, quando sono arrivato non stava così bene. Le prestazioni sono positivi”.
Arrivato in estate con grandi aspettative, finora, Leao non ha entusiasmato l’ambiente rossonero. Nonostante ciò, Pioli assicura: “Leao è giovanissimo con poche esperienze perché ha giocato solo qualche mese in prima squadra. Ha un grandissimo potenziale: tecnica, tempi di movimento e fisicità. Ha bisogno di tempo per sviluppare il suo potenziale”.
Chi ha sorpreso, invece, è stato Theo Hernandez: “Ha uno strapotere fisico impressionante e buona tecnica. Può diventare un top nel suo ruolo. Sta lavorando per riuscirci“. Su Reina, invece, Pioli ha detto: “Un giocatore che ho sempre ammirato da avversario e ora sono contento di allenare per il suo atteggiamento oltre che per le qualità tecniche è Pepe Reina”. Un cenno anche a Bennacer: “Può giocare mezzala”.
A chi gli chiedi qual è il giocatore del nostro campionato che lo ha stupito di più, Pioli risponde: “Castrovilli che conoscevo già quando allenavo la Fiorentina anche se non ho mai potuto allenarlo perché era alla Cremonese. Avevo visto in lui delle qualità ma non pensavo che potesse essere così determinante fin da subito”.
Sui migliori allenatore italiani, invece, il tecnico del Milan ha detto: “Penso che siano ancora Ancelotti e Allegri“.
Infine, su quale sia stata la squadra dell’anno, Pioli non ha dubbi: “L’Atalanta. E’ un club con grande continuità, scouting e risultati incredibili come gli ottavi di Champions. E’ un passaggio importante e il lavoro di Gasperini va premiato ed elogiato perché sta facendo grandi cose”
Leggi anche -> Raiola: “Ibrahimovic al Milan per divertire, come l’ultimo tour dei Queen”
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…