Il colpo di testa di Tuia e la tripletta di Sau spingono il Benevento nella piccola storia della Serie B. Il 4-0 sull’Ascoli al Vigorito vale la settima vittoria consecutiva per la squadra di Inzaghi che tocca i 46 punti nelle prime 19 partite. In Serie B, nell’era dei tre punti a vittoria, nessuna squadra ci era mai arrivata allo stesso punto della stagione, nemmeno la Juventus del 2006-2007 (44) o il Sassuolo nel 2012-13 (45) anche se allora la 19.a non coincideva con la fine del girone d’andata.
L‘Ascoli, poco convincente in trasferta in stagione a parte il 5-1 di Castellammare, gioca meglio nella prima mezz’ora in casa della corazzata Benevento. Al 16′ l’arbitro annulla a Da Cruz il gol del possibile vantaggio per fuorigioco. I marchigiani disegnano un contropiede da manuale al 27′: Cavion rifinisce con il cross sul secondo palo per Ardemagni, Montipò si esibisce in una deviazione non elementare.
Nel momento migliore dell’Ascoli, passa il Benevento: cross di Viola e colpo di testa di Tuia, al secondo gol consecutivo dopo quello al Chievo. Gli era già riuscito nella stagione 2017-18 contro Bari e Novara. Viola e Kragl chiudono il primo tempo con due tentativi dalla distanza applauditi ma imprecisi.
Il Benevento, poco spettacolare ma molto concreto, la chiude al 66′. Antei avvia il contropiede, Hetemaj rifinisce e calcia, Leali respinge, Sau di tacco arriva prima di tutti e raddoppia. La festa però è rovinata dalle lacrime di Antei, portato fuori dal campo in barella per un problema al ginocchio.
L’Ascoli si disegna nel finale con un 4-2-4 e traccia una serie di cinque cross nella stessa azione, ma in area giganteggiano Tuia e Caldirola. Il pubblico fischia l’arbitro che ammonisce solo Gravillon per un brutto fallo su Maggio a un quarto d’ora dalla fine. L’Ascoli chiude comunque in dieci, rosso per Andreoni che stende Viola. Perfetta la giocata successiva di Letizia che crossa per Sau che segna e non si ferma. A tempo scaduto, è pronto al tap-in a porta vuota dopo la respinta di Leali sul tiro di Coda. E’ il suo quinto gol in stagione. E vale un trionfo da record.
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