Per il ritorno di Zlatan Ibrahimovic al Milan manca solo l’ufficialità. Dello svedese, di Sarri, di Conte e di mercato ha parlato in esclusiva a CalcioToday.it Luciano Moggi, che portò l’attaccante in Italia ai tempi in cui era dg della Juventus
L’ex dirigente bianconero spiega perché promuove l’affare che sta per riportare il 38enne svedese al Milan dopo le due stagioni dal 2010 al 2012: “Con un contratto di un anno e mezzo anch’io l’avrei ripreso. Questi campioni possono giocare con i calciatori attuali fino a 40 anni. Uno come Ibra serve sempre: a prescindere dal grande apporto in campo, dà entusiasmo, carica la squadra come pochi. Lui è capace di fare gol impossibili, in qualsiasi campionato giochi”. Capitolo Juventus, Moggi dice la sua, in particolare sul lavoro di Sarri: “E’ stato preso per fare il bel gioco, ma non lo farà mai perché non ha gli uomini adatti. Se dai la palla a Ronaldo vuole sempre fare gol, Dybala ama saltare l’uomo, forse Higuain è il più lineare. Quando hai giocatori con qualità e capaci di segnare in ogni momento, le gare le decidono i singoli, non il collettivo. L’allenatore bianconero deve adattarsi alle caratteristiche degli elementi che ha a disposizione. Comunque è agli ottavi di Champions League, prima in campionato, quindi al momento non gli si può dire nulla. Deve solo prendere meno gol, come avveniva con Allegri“.
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A pochi giorni dall’apertura della sessione invernale del calciomercato, Moggi dà i suoi consigli al ds della Juventus Paratici: “Io interverrei a centrocampo, mi sembra il reparto più in difficoltà. In difesa è vero che i bianconeri prendono troppi gol, ma con il ritorno di Chiellini le cose andranno meglio e Demiral sta dimostrando di essere all’altezza come alternativa”. Infine l’ex dg bianconero, parla di Conte e del suo impatto sull’Inter: “Conte si sa che dà punti alle squadre che allena. E’ un grande motivatore e si vede da come sono carichi i suoi giocatori quando scendono in campo. Il primo posto, in coabitazione con la Juve, è meritato. Bisogna sempre ricordare che la rosa nerazzurra è meno ampia rispetto a quella bianconera”.
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