Alla fine si tratta di una sola partita. È la finale di Supercoppa italiana, il meno importante dei trofei ufficiali. Eppure, la sfida di domani pomeriggio (ore 18, Rai 1) può significare molto per il calcio italiano. Significati che vanno oltre la disputa di un trofeo, ma un’occasione di rilancio del calcio tricolore e l’impostazione di un nuovo format per il futuro.
Giro d’affari di 22 milioni di euro: la Lega vuole una Supercoppa più lunga
Più che per Lazio e Juventus, questa Supercoppa sembra importantissima per la Lega Serie A, che ha portato questa finale a Riad, nella capitale dell’Arabia Saudita, e che in Medio Oriente vuole puntare forte per il futuro. Investimenti e ritorni economici, per un giro di accordi che porterà ai due club ben 7.5 milioni da dividere in parti uguali. Questo per una sola partita. Ma il pacchetto totale farà incassare alla Lega Serie A un totale di circa 22 milioni, tanto da portare i dirigenti del calcio italiano ad impegnarsi già da adesso per impostare nuovi accordi.
Supercoppa, effetto Cristiano Ronaldo
L’idea è quella di una Supercoppa più lunga, con tre partite da giocare, e quindi un assetto da mini torneo come avviene in Spagna. Intanto, quella di domani è l’occasione giusta: portare Cristiano Ronaldo in Arabia Saudita ha portato un entusiasmo senza precedenti. A ruba le sue maglie (in edizione speciale per l’occasione). “La Supercoppa in Arabia è un veicolo potente per la visibilità del nostro calcio e quel gol di Cristiano Ronaldo contro la Sampdoria ha messo il turbo a tutta la manifestazione. Quel gesto spettacolare ha generato ulteriore interesse e passione”, ha spiegato a Tuttosport l’ex dirigente della Juventus e oggi responsabile delle Awe Sport International in Arabia, Romy Gai. Un evento, quello di domani, che andrà oltre la semplice contesa sportiva.
Leggi anche – Supercoppa, maglia speciale per la Juventus contro la Lazio | FOTO