Il passato non conta. Jose Mourinho ha vinto tre titoli in Premier League, altrettante coppe di Lega e una FA Cup in due parentesi al Chelsea. Nella sia seconda gestione sulla panchina dei Blues, aveva detto che non avrebbe mai accettato la panchina del Tottenham visto l’attaccamento emotivo al Chelsea. Una frase che i tifosi gli hanno rinfacciato quando ha accettato l’offerta degli Spurs. “Sono al 100% del Tottenham, come di tutte le squadre che alleno” ha commentato Mourinho che ha riportato la squadra in zona Champions League alla vigilia dello scontro diretto di domenica.
Mourinho: “Il Chelsea? Per me è solo una partita”
“Per me è solo una partita” ha detto Mourinho. “Per i miei vecchi club ho sempre dato tutto, anche se non ho ricevuto nulla indietro. In ogni caso, le squadre per cui ho lavorato sono il passato. Oggi lavoro per il Tottenham, la partita sarà difficile per la qualità del Chelsea e non per gli aspetti emotivi”.
Mou ritroverà Frank Lampard che ha allenato al Chelsea. Sarà il primo confronto in campionato, ma non il primo in assoluto. Il Derby County di Lampard ha infatti eliminato il Manchester United dello Special One in Coppa di Lega la scorsa stagione.
“A Lampard voglio bene, ma non lo inviterò nel mio ufficio dopo il match”
“Prima della partita sarà bello ritrovare persone che consideri amici, e che tali saranno anche dopo. Ma durante i 90 minuti, tutto questo non avrà alcun effetto. Voglio fare di tutto perché i tifosi del Tottenham siano felici” ha aggiunto Mourinho che non si è detto disposto a invitare Lampard per bere qualcosa dopo la partita.
“Il mio ufficio è nel nostro quartier generale privato all’interno dello stadio. Finora non ho invitato nessun allenatore lì, e non credo che lo farò con Frank” ha detto. “Ci sarà un bell’abbraccio, prima e dopo la partita, comunque vada a finire. Gli sarò sempre grato per quello che mi ha dato da giocatore, niente potrà cambiare questo sentimento. Voglio bene a Frank, ma spero che domenica perda”.
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