In Lega Pro continua il caos. Confermato lo sciopero per il prossimo fine settimana, malgrado l’incontro di ieri tra il numero uno della Figc Gabriele Gravina e il ministro di Economia e Finanza Roberto Gualtieri. Di questo ha parlato in ESCLUSIVA CalcioToday.it Francesco Ghirelli, presidente della Serie C.
Il momento è delicato per la Lega Pro e Ghirelli spiega i motivi per cui è confermato il blocco del campionato. “Abbiamo bisogno di risposte concrete, di una ricognizione sulle problematiche riguardanti questa categoria. Il primo intervento che ci aspettiamo è quello relativo alla defiscalizzazione (70 milioni in tre anni), in modo che le società abbiano le risorse da utilizzare per le infrastrutture e per la formazione dei giovani calciatori”. Impossibile scongiurare lo sciopero: “E’ sicuramente un atto forte, ma necessario, confortato peraltro dall’unanime consenso dei Presidenti dei 60 club, a testimonianza della preoccupazione che c’è sulla sostenibilità economica da parte delle stesse società. Dobbiamo sapere qual è la forza della Serie C, che deve mantenere questo carattere sociale sul territorio, componente fondamentale. Se non s’interviene c’è il rischio che la categoria non regga. In quel caso sarebbe necessario tagliare il numero dei club, ma questo non lo farò io. Vorrei mantenere questa esperienza da formatore di giovani calciatori“.
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La presenza del presidente federale è importante, perché è stato predecessore di Ghirelli al vertice della Serie C: “Lui è molto sensibile perché conosce questa situazione, aperta da due anni e che andrebbe portata a compimento. la sua presenza è una garanzia assoluta“. La defiscalizzazione è solo una parte della partita, poi ci sono altri problemi, come sottolinea il numero uno della Lega Pro: “Le infrastrutture, i progetti con Sport e Salute per i settori giovanili”. Infine Ghirelli interviene sulle seconde squadre e sul semi professionismo: “Quello delle seconde squadre è un progetto monco, ce l’ha solo la Juventus. Il semi professionismo è l’altro tema importante e che prevede la modifica della legge ’91, relativa al rapporto tra società e lavoratori professionisti”.
Q.G.
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