Crosetti ESCLUSIVO: “Sarri ostaggio di Ronaldo. Ecco perché dico no a Ibrahimovic”

Cristiano Ronaldo Sarri Juventus (Getty Images)
Cristiano Ronaldo Sarri Juventus (Getty Images)

Il successo in casa della Sampdoria ha portato la Juventus momentaneamente al primo posto, a +3 dall’Inter, sabato impegnata contro il Genoa a San Siro. Del momento bianconero, di Ronaldo, di Sarri, Ibrahimovic e di tanti altri  temi ha parlato in ESCLUSIVA a CalcioToday.it Maurizio Crosetti, inviato speciale de La Repubblica

Il giornalista inquadra così la squadra di Sarri: “La Juventus conferma di essere grandiosa nei suoi giocatori, migliora sotto il profilo estetico, anche se questo spesso passa in secondo piano rispetto alla classe dei suoi campioni”. Sul tridente DybalaHiguainRonaldo, questo il suo pensiero: “Non lo metterei in campo sempre, ma spesso. Può essere rischioso solo contro determinati avversari”. Dopo un periodo di appannamento, in grande ascesa il fuoriclasse portoghese, sul cui impiego Crosetti dice: “Ronaldo si sa che vuole sempre giocare, un po’ come un bambino che vuole il pallone. Quando non sta bene potrebbe evitare di sforzarsi come nel mese in cui aveva problemi al ginocchio.  In un certo senso Sarri è ostaggio della grandezza di questo giocatore, ma ogni allenatore al mondo vorrebbe esserlo”. Lotta scudetto comunque aperta, il giornalista de La Repubblica elegge Conte come anti-Juve: “Può vincere il titolo. L’Inter ha un organico inferiore rispetto ai bianconeri, ma non sempre prevale il più forte”.

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ESCLUSIVO Crosetti su Ibrahimovic, Abete, Lega Calcio e razzismo

Zlatan Ibrahimovic (Getty Images)
Zlatan Ibrahimovic (Getty Images)

Uno dei temi più dibattuti del momento è il possibile ritorno in Italia dello svedese, sponda Milan. Netto il parere di Crosetti: “Ibrahimovic è un grandissimo giocatore, ma a fine carriera, non lo prenderei perché condizionerebbe l’ambiente. Non si costruisce una nuova squadra con un trentottenne, seppur campione”. Ieri la nomina di Giancarlo Abete commissario della Lega Calcio. Il giornalista attacca: “Il nostro calcio non vuole produrre nuovi dirigenti. Abete è un usato garantito, come un automobile cui hanno azzerato il conta chilometri. La Lega in questi ultimi mesi è riuscita solo a commissariarsi, a discutere continuamente. Inoltre è riuscita ad inventarsi una scemenza, la campagna anti razzismo attraverso le tre scimmiette: se una tra queste diventasse presidente dei club, ci guadagneremmo!”.

Q.G. 

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