L’Europa ha subito un forte scossone durante la scorsa notte: i risultati delle elezioni in Inghilterra ha visto il trionfo dei Conservatori, che pone in primo piano l’uscita immediata dall’Unione Europea, l’ormai famigerata “Brexit“. Una rivoluzione che condizionerà la vita di milioni di cittadini, non solo inglesi. Anche il mondo del calcio, seppur solo in modo tangente, sarà toccato dagli effetti della Brexit.
Diversi calciatori, tra cui molti top player come Cristiano Ronaldo e Messi, con l’entrata in vigore della Brexit (l’impegno è entro il 31 gennaio) non potrebbero entrare in Inghilterra. Proprio così, e ovviamente i motivi non sono calcistici, ma penali. Secondo la legge inglese, chiunque abbia una condanna penale sulle proprie spalle ha il divieto di ingresso nel Paese. Un discorso che attualmente non vale per tutti i cittadini dell’Unione Europea, tra cui il portoghese Cristiano Ronaldo e lo spagnolo Messi, il quale ha il doppio passaporto. Ma non ci sono soltanto questi famosissimi campioni: più di un calciatore ha avuto qualche problema con legge, soprattutto in tema fiscale, e rischia molti grattacapi anche per un semplice ingresso per giocare una partita di calcio. Le legge, infatti, non prevede eccezioni, se non lunghi procedimenti legali e burocratici che sarebbero incompatibili con lo svolgimento dell’attività calcistica.
Ad esempio, se negli ottavi di Champions League che si giocheranno a febbraio la Brexit sarà davvero in rigore, giocatori come Ronaldo e Messi – di fatto – non potrebbero entrare nel paese. Lo scenario è stato descritto da Andrew Osbourne, avvocato esperto nei temi dell’immigrazione, in un’intervista al The Athletic. Lionel Messi ha patteggiato col fisco spagnolo una condanna per evasione fiscale, con una pena di 21 mesi poi trasformati in una multa. Comunque una macchia sulla fedina penale. Ad oggi le regole dell’Unione Europea permettono a lui ed altri “condannati” di entrare in Inghilterra. Anche Cristiano Ronaldo, condannato per problemi col fisco spagnolo, sarebbe persona non gradita nel Regno Unito. “Dopo la Brexit potenzialmente non potrebbero entrare nel Regno Unito”. ha spiegato Osbourne: “Mi aspetto distinzioni e permessi, ma al momento la questione non è ancora stata affrontata, e fin quando non lo sarà ci potrebbero essere problemi per i club e i calciatori”. Alla bisogna le società potrebbero chiedere dei permessi temporanei speciali, ma i rischi restano alti e bisognerà muoversi per tempo.
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