“Con una mano saluti l’allenatore che va, con l’altra quello che viene”. La frase del mitico “Petisso” Bruno Pesaola descrive bene ciò che sta per accadere a Napoli. Nel giorno dell’importante sfida al Genk per l’ultimo turno di Champions League, il presidente De Laurentiis si appresta al cambio di allenatore.
E’ praticamente deciso l’esonero di Carlo Ancelotti: l’unica incertezza è legata ai tempi. Dopo la partita di questa sera (fischio d’inizio alle ore 18,55) o al massimo nei prossimi giorni. Difficilmente dopo il match col Parma di sabato. Ma a quanto pare il presidente del Napoli ha deciso per il cambio di allenatore: al posto di Ancelotti arriverà l’ex allenatore del Milan Ringhio Gattuso. Dovrebbe trattarsi di un addio “soft”, dove forse la parola “esonero” non sarà nemmeno citata. Ancelotti e il Napoli si saluteranno condividendo l’addio: l’allenatore di Reggiolo paga la crisi di gioco e di risultati, con nove partite senza vittoria. In più la scarsa gestione dello spogliatoio, con la squadra che il 5 novembre ha lasciato solo l’allenatore rifiutando di andare in ritiro. Toccherà a Gattuso dare una scossa allo spogliatoio, provare a ricompattarlo e dare un ordine tattico, provando a ristabilire nel 4-3-3 il modulo di gioco: senza esperimenti tecnici e cambi di ruolo continui.
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