La terra trema, le speranze restano appese a un filo. Gli ultimi sorrisi si spengono per far posto ad una lacrima che, tremante, solca il volto di adulti e bambini inconsapevoli di fronte alla prossima scossa. È la natura che si ribella, o forse ci avvisa che non si scherza più. È ora che tutti se ne accorgano, cominciano a capirlo – a proprie spese – anche in Albania dove a fine novembre un terremoto a sconvolto il Paese. 49 morti e 750 feriti, questo è il bilancio dell’imprevisto più inatteso che ha squarciato le coscienze di molti riaprendo cicatrici e ferite che sembravano esser riposte nei cassetti della memoria.
Buffon e Cristiano Ronaldo: l’incontro con i piccoli terremotati albanesi
Chi è troppo giovane per ricordare, come i bambini, assiste inerme alla sciagura domandandosi perchè. La risposta non sembra arrivare, allora per chi resta è tempo di far posto alla tristezza con un barlume di felicità. Anche a questo servono, talvolta, i calciatori: nello specifico Buffon e Cristiano Ronaldo, colleghi e compagni sul campo, complici e disponibili fuori.
Proprio loro sono andati ad incontrare Aurel Lala e Alessio Cakoni, due bambini albanesi – scappati dopo il sisma dalla loro cittadina – che li hanno sempre considerati idoli. Ora sono diventati, per loro, veri e propri esempi da seguire grazie all’aiuto preziosissimo del primo ministro albanese Edi Rama che ha organizzato quest’incontro trasformando il loro desiderio in realtà. A volte basta un sorriso per far capire a qualcuno che il mondo non è ancora finito, loro ce l’hanno messo: un gesto semplice, più potente di un gol o una parata al novantesimo.
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