Il Napoli si ferma ancora, in trasferta contro l’Udinese riesce a portar via solamente un punto. Zielinski risponde a Lasagna. La strada da fare a Castel Volturno è ancora lunga, martedì inoltre c’è un appuntamento importante in Champions League: i partenopei possono, e devono, indossare il loro abito migliore per invertire la rotta e scacciare i fantasmi del passato:
Questa partita segna un altro stop: come ha visto la squadra nei 90 minuti?
“Secondo tempo reazione e atteggiamento migliore, primo tempo piuttosto negativo. Questa reazione significa che la squadra ha voglia di uscire dal momento difficile. Squadra lenta, involuta e preoccupata. Bisogna svoltare già da martedì questo momento complicato”.
Cosa ha pensato si dovesse fare quando il Napoli era in svantaggio?
“Trovar la maniera di togliere apatia, lentezza e mancanza di idee del primo tempo. Con Llorente dentro qualcosa è cambiato. Nel calcio quando si fa bene è merito dei giocatori, quando si fa male è colpa degli allenatori. Martedì è un crocevia importante dobbiamo cambiare marcia. Dunque sono più coinvolto di prima”.
Come mai questa squadra appare bloccata?
“Perchè la preoccupazione prevale sulla lucidità, chiarezza e coraggio. Nel secondo tempo squadra più lucida che ha vinto contrasti. Abbiamo preso un gol da folli, Lasagna è formidabile in quelle situazioni li. Quando ci siamo compattati abbiamo messo più in difficoltà l’avversario. Tutto falso, nessun problema di preparazione e né tantomeno in spogliatoio. Ci vuole più ordine e precisione”.
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Come mai ha tolto Insigne?
“Non era al top. Quindi l’ho tolto nel primo tempo, togliendo lui ho cercato di modificare l’assetto. Si sente più responsabile perchè è il capitano, ma a questa squadra serve più lucidità”.
Ha sentito Gattuso? Cosa penserebbe se venisse contattato al suo posto?
“Con Gattuso non ci sentiamo ma è un fratello, che chi sta fuori lo contatti fa parte del gioco. Io mi fido del presidente e delle parole che ha speso nei miei confronti, non ho mai pensato di lasciare. Se vanno male le cose, poi andranno meglio”.
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