Il Brasile è famoso per la saudade, una specie di nostalgia che colpisce i brasiliani lontano dalla terra natia, Gabigol deve averla patita ai tempi dell’Inter dove non era abbastanza a suo agio. La musica è cambiata non appena è approdato al Flamengo: Gabriel Barbosa, da brutto anatroccolo a cigno nel giro di breve. Quanto basta per fare la storia, a qualcosa è servita quella doppietta in Copa Libertadores. Ora tutti – la Milano nerazzurra in primis – si sono accorti del talento di questo giovane con il sorriso sempre pronto e i sogni dietro ad un pallone.
Qual è il futuro di Gabriel Barbosa? Lui stesso ha provato a fare chiarezza, visto che non si parla d’altro ultimamente. Il fuoriclasse si è raccontato in una lunga intervista sulle pagine del Sun, scaltro tanto quanto sotto porta, onesto nel dire che i suoi sogni adesso sono altri:
“Firmino è un giocatore fantastico, lo ammiro davvero. Per me è una fonte di ispirazione. Il Liverpool è una squadra per cui tutti vogliono giocare ma è difficile parlarne al momento. Sono concentrato sul Mondiale per Club. Mi piace molto la Premier League, unisce forza, tecnica e velocità ed è un posto in cui mi piacerebbe giocare, uno dei migliori campionati del mondo. Vincere la Premier deve essere incredibile, ma ho un contratto con l’Inter e sono del Flamengo fino al 31 dicembre. Al futuro penserò dopo la competizione”, ha detto.
Inter, Gabigol pensa ad un futuro lontano da Milano
Per il futuro c’è tempo, dunque, ma l’occhio ai Reds il brasiliano l’ha comunque strizzato perchè va bene non pensare al mercato, ma sapere di essere diventato un pezzo pregiato per le big internazionali fa sempre piacere. Poi qualche parola sulla sua esperienza all’Inter, Gabigol ricorda così il suo periodo in nerazzurro: “Ora sono più maturo, ho imparato tanto da quel periodo. Sto vivendo la fase migliore della mia carriera, il 2019 è stato un anno magico. Quando sono andato in Europa ero giovane e avevo tanto da imparare. Non mi pento però di averlo fatto, ho sempre cercato di lavorare nel migliore dei modi e di imparare”, ha concluso il fuoriclasse.
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