L’infortunio a Sami Khedira costringe Maurizio Sarri a cambiare la configurazione del centrocampo. Finora il tedesco è rimasto 90′ in panchina solo contro il Milan e ha giocato nove partite da titolare. E’ il centrocampista con più tocchi in area in stagione nella rosa bianconera. La prima alternativa per il tecnico toscano vede l’inserimento al suo posto, come mezzala destra, di Rodrigo Bentancur che invece, tra i centrocampisti bianconeri, si inserisce meno di tutti in area di rigore.
“Sarri mi dice le stesse cose di Allegri. Mi ha detto: Tu puoi diventare uno dei centrocampisti più forti al mondo, ma per fare la mezzala ti manca il gol” ha spiegato a DAZN. L’uruguayano preferisce, come prima scelta, appoggiare il pallone per un compagno in posizione ottimale. Non a caso, ha servito tre assist e mantiene una media di 34 passaggi a partita, con 1.1 key passes, ovvero gli appoggi per mandare un compagno al tiro.
Bentancur: “Ora sono più grosso e più cattivo”
“Mentalmente devo essere più egoista” ammette Bentancur, che è infatti sceso a 0.54 conclusioni di media ogni 90 minuti, il dato più basso nella sua esperienza bianconera. Parallelamente, si è ridotta anche la sua pericolosità, espressa in termini di expected goals (il modello che stima la probabilità di segnare in base a fattori come distanza, angolo e tipologia di tiro) per ogni conclusione e per partita.
Negli ultimi due anni, ha comunque spiegato Bentancur nell’intervista, è cresciuto in termini di mentalità. “Ora voglio vincere tutto, sono più cattivo, sono migliorato a livello tecnico, ma penso che il cambio più evidente sia fisico: peso otto, nove chili in più, quando ero al Boca ero molto più piccolo”.
“Pjanic è un amico. Trequartista? Bello ma difficile”
Cresciuto guardando Lampard, Gerrard e Busquets, ora condivide il centrocampo con Pjanic. “E’ un amico dal quale ogni giorno provo a imparare qualcosa” ha detto. Sarri l’ha utilizzato anche come trequartista, anche se nelle ultime settimane ha trovato un equilibrio diverso con il gallese Aaron Ramsey alle spalle delle punte. L’ex Arsenal però è infortunato e non è stato per questo convocato contro la Lazio.
“Giocare col campo alle spalle è difficile, so che devo lavorare per migliorare perché il mister ogni tanto mi mette lì” ha aggiunto. Difficile ma anche bello, conclude, “perché sei più vicino alla porta e mi piace quel passaggio forte tra le linee, fare i cambi di gioco lunghi. In quel ruolo mi piaceva moltissimo Riquelme“.
Rispetto all’uruguayano, e al suo modello, Ramsey ha garantito un pensiero più veloce, un intuito più rapido nella lettura delle situazioni e una maggiore capacità di inserimento senza palla nel contesto di una squadra che attacca soprattutto attraverso il gioco corto per vie centrali.
Bentancur sicuro: “Con Khedira out, spazio a Emre Can”
Bentancur, che si è trovato più a suo agio nella sua posizione più naturale, ha mostrato qualche difficoltà nel difendere all’indietro quando è stato attaccato alle spalle. Ma Sarri non sembrerebbe orientato ad invertire l’uruguayano con Ramsey, né ad arretrare il gallese con il conseguente arretramento di Dybala che non ha il passo o la visione per giocare dietro le punte.
L’infortunio di Khedira, ha concluso il calmo Bentancur, è un duro colpo. Mi auguro che riesca a tornare il prima possibile con la squadra, lui fa tanti inserimenti e ha una capacità di fare gol davvero straordinaria. Credo che perdiamo tanto, adesso troverà spazio Emre Can che finora ha giocato poco”.
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