Al Teatro di Chatelet di Parigi, è andata in scena la cerimonia di assegnazione del Pallone d’Oro del 2019. A vincere è stato ancora una volta, Lionel Messi. Per la ‘Pulce‘ si è trattato del sesto Ballon d’Or della sua carriera, superando in questa speciale classifica, Cristiano Ronaldo -fermo a cinque-. Il portoghese è stato il grande assente della serata. CR7, infatti, dopo le anticipazioni diffuse dalla stampa spagnola e argentina, aveva previsto che il premio andasse alla stella del Barcellona e, per questo, ha deciso di disertare l’appuntamento.
Non è la prima volta che il portoghese si comporta in questo modo. Un atteggiamento simile, infatti, lo aveva assunto anche a settembre, in occasione dei Best Fifa Awards, quando, piuttosto che andare alla cerimonia, preferì di rimanere a casa. Anche in quell’occasione a trionfare fu Lionel Messi. Tornando ancora più indietro nel tempo, poi, lo scorso anno Ronaldo decise di non presentarsi alla cerimonia di assegnazione del Pallone d’Oro, in quanto sicuro del secondo posto dietro al suo ex compagno di squadra, Luka Modric. CR7 è uno che non accetta facilmente la sconfitta. Questi comportamenti, d’altronde, lo confermano. Probabilmente questo lato competitivo del suo carattere, in questi anni, è stato anche uno dei suoi principali punti di forza, in quanto lo ha reso sempre più ambizioso, e affamato di traguardi importanti.
Mentre a Parigi si assegnava il Pallone d’Oro, al Megawatt di Milano andava in scena la nona edizione del Gran Galà del Calcio, evento organizzato dall’Associazione italiana calciatori. A margine della cerimonia, il procuratore di Cristiano Ronaldo, Jorge Mendes, ha risposto così a chi gli chiedeva un parere sul sesto Pallone d’Oro di Lionel Messi: “Cristiano Ronaldo è il migliore di sempre, e voi lo sapete”.
Oltre al procuratore del portoghese, anche il ds della Juve, Fabio Paratici, ha commentato il risultato della cerimonia svoltasi al Teatro di Chatelet di Parigi: “L’abbiamo sempre detto: noi pensiamo che Cristiano Ronaldo meritasse di vincere il Pallone d’Oro. In premi come questi le classifiche sono sempre opinabili. Non sta vivendo un momento difficile, per un periodo non si è allenato a causa di un colpo ad un ginocchio. Lo ringraziamo per quello che ha fatto anche se non al meglio, resterà senza dubbio alla Juve”.
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