Antonio Conte parla da allenatore primo in classifica, dopo la vittoria dell’Inter sulla Spal e il sorpasso sulla Juventus. Glissa con un sorriso a chi gli chiede, a Sky, se si senta più forte dei bianconeri. L’orgoglio però c’è, e si vede. Conte esalta il lavoro di squadra, lo spirito di gruppo, la disponibilità degli attaccanti. Ma, spiega, “dobbiamo ancora migliorare”.
Conte: “Lavoriamo per dare fastidio”
“Noi lavoriamo fin dal primo giorno per cercare di dare fastidio” spiega nell’intervista a Sky. “Penso che stiamo facendo un ottimo lavoro. Sono passate 14 giornate, essere tornati in testa alla classifica ci deve riempire d’orgoglio perché sappiamo tutto il lavoro che abbiamo fatto per arrivare a questo punto della stagione con 37 punti. Dobbiamo ancora migliorare, dobbiamo riuscire a chiudere le partite e a non portarle in bilico fino alla fine”.
Il tecnico salentino non può non commentare la prestazione di Lautaro, che affettuosamente chiama “Lauty”. La sua doppietta vale tre punti, l’intesa con Lukaku è da record. “Sta crescendo tanto, prima viveva forse in funzione del gol. Gli attaccanti top giocano per la squadra, anche in fase difensiva, si cercano e fanno giocate utili per la squadra. Anche Lukaku o segna o fa assist. Sono giocatori non ancora finiti, come dico io. L’importante che mantengano voglia e determinazione per continuare a crescere”.
“Nelle difficoltà la squadra ha mostrato responsabilità”
Oggi, ha spiegato, dopo il pareggio della Juventus con il Sassuolo “c’era voglia, quando una squadra così forte perde dei punti devi approfittarne. Abbiamo meritato di vincere, però è importante non guardare gli altri e continuare il nostro percorso di crescita”.
Non vuole parlare troppo di mercato. “In questo momento non è giusto parlarne. Questo momento di difficoltà per noi ci ha dato modo di aumentare la responsabilità di tutti i giocatori. Sto avendo delle grandi risposte da parte di tutti in una fase in cui abbiamo mancanze innegabili in alcuni reparti. Di mercato deve parlare la società”.
Marotta, alla vigilia del match, ha confermato che Vidal potrebbe essere un grande obiettivo dell’Inter. “Io l’ho allenato alla Juve quando ancora non era Vidal. E’ un giocatore che mi ha sempre dato tutto”.
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