Appurato che Zlatan Ibrahimovic non giocherà nell’Hammarby, si continua a immagine il suo futuro in una nuova squadra. Nonostante i 38 anni suonati, l’attaccante svedese è oggetto del desiderio di molte società, tra cui le italiane Milan e Bologna.
Intanto, però, l’ex Galaxy deve fare i conti con gli assurdi episodi di razzismo e di intimidazione a Stoccolma, a seguito del suo annuncio per l’acquisto del 50% dell’Hammarby, l’altro club di Stoccolma. Oggi, “La Gazzetta dello sport” riporta alcune parole dell’attaccante svedese, riferite a degli imprenditori durante un evento di sponsor: “Milano non è la mia seconda città, è la mia seconda casa. Ho dei ricordi meravigliosi e ci vive una delle persone in cui ho maggior fiducia”, ha detto il campione svedese in riferimento Gianfranco Sacchi, ex ad di DSquared, e all’immobiliarista Federico Consolandi. “Amo gli italiani e la loro genialità. Il mio cuore non è mai andato via dal vostro paese. Posso giocare ai miei livelli fino a 50 anni. E se c’è un progetto che mi stimola posso assolutamente farlo. Ho appena concluso l’esperienza a Los Angeles. E’ stata fantastica, rimarrà indelebile nei miei ricordi. Avevo voglia di questa avventura. E ora siamo in due a essere eroi dei due mondi: io e Giuseppe Garibaldi”. Ibrahimovic ha accennato anche al Bologna: “Con Sinisa mi sento spesso. È un amico, persona eccezionale, un uomo raro”.
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