Ospite dell’evento organizzato a Coverciano dalle ‘Glorie viola’, il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha rilasciato delle dichiarazioni che certamente non avranno fatto piacere ai tifosi fiorentini. L’imprenditore americano, infatti, durante la cerimonia si è lasciato sfuggire questa frase: “È vero, ero tifoso della Juventus”.
Il presidente della Fiorentina, d’altronde, non è nuovo a queste dichiarazioni. Qualche mesa fa, infatti, al ‘Corriere Fiorentino’ disse: “Se tifo Juve? Chiunque, quando cresce, diventa tifoso. Lo sono stato, lo sono ancora”.
Commisso: “Scudetto? Datemi tempo. Stadio? Fra due anni festeggeremo il Natale lì”
Commisso, però, oltre a svelare le sue vecchie simpatie, ha parlato anche del momento difficile vissuto dalla sua squadra (un solo punto nelle ultime tre partite), sottolinenando: “Mi hanno detto che dovevo parlare alla squadra e l’ho fatto dopo l’allenamento di oggi. Sono sempre con i giocatori, spero e credo che siano carichi, abbiamo alcuni infortuni, vediamo di vincere essendo tutti insieme, tutti una grande famiglia”.
Sulla questione legata alla costruzione del nuovo stadio, invece, Commisso ha detto: “Abbiamo cominciato con altre squadre, ma il destino ha voluto di arrivare al tempo giusto, al momento giusto, ad acquistare un club in una città meravigliosa, e poi ho detto che avrei voluto fare qualcosa per la Fiorentina. Mi hanno dato l’opportunità a Bagno a Ripoli di acquistare dei terreni non vedendoli neanche di persona. Nello spazio di tre mesi abbiamo acquistato i terreni ed il lavoro è già cominciato. Entro settembre, forse agosto 2020, inizieranno i veri lavori di quella che sarà la casa della Fiorentina ed inviterò voi “Glorie viola”, fra due anni, a festeggiare il Natale al nuovo centro sportivo”.
Infine, a chi gli ha chiesto lo scudetto, il patron della Fiorentina ha risposto: “Datemi un po’ di tempo, sto imparando. La squadra si è formata in ritardo, speriamo per quest’anno di andare bene ma sono contento di tutto: quel che verrà, verrà. Prima vittoria per me domani al Franchi? Speriamo. La grinta ci deve essere sempre, i giocatori lo sanno. Si può vincere, ma bisogna lottare”.