La tredicesima giornata si chiude con lo scontro salvezza del lunedì a Ferrara, di fronte Spal e Genoa. Semplici contro Motta: i padroni di casa sono a quota 8 punti, penultimi in classifica, subito prima i grifoni con un punto in più. La Spal ritrova Di Francesco, assenti in difesa Cionek e Tomovic per squalifica. Tra le fila rossoblù, assente Schone. Fuori inizialmente anche Pandev dall’undici titolare, Motta si affida al duo Agudelo-Pinamonti in attacco. Comincia subito forte la Spal, in evidenza il rientrante Di Francesco, reattiva sin dalle prime battute. Il Genoa si chiude bene e prova a ripartire. La Spal acquista progressivamente il controllo del gioco, l’occasione più ghiotta della frazione capita proprio ai padroni di casa con Reca che si vede respingere un tocco ravvicinato, sugli sviluppi di una punizione, che sembrava destinato a rete. I grifoni, invece, non hanno inciso molto sugli equilibri del gioco: tanto possesso palla e buon assetto difensivo, il solo Lerager in evidenza con una buona chance. Rischia poco la squadra di Motta. Primi 45 minuti che terminano a reti inviolate.
Il secondo tempo comincia con il pressing rossoblù, Pinamonti subito insidioso a ridosso della difesa avversaria, Semplici si prende qualche rischio inizialmente poi la Spal viene fuori con qualche buon inserimento di Petagna. Valoti, subentrato a Di Francesco, corrobora la manovra offensiva: resta attaccato a Ghiglione per creare pericoli. Le indicazioni del mister biancazzurro danno i suoi frutti: la Spal sblocca la gara con un rigore trasformato da Petagna, Criscito stende Missiroli in area. A rovinare la festa ai padroni di casa, galvanizzati dal vantaggio, ci pensa al 57′ (appena 60 secondi dopo il gol della Spal) Sturaro che realizza una marcatura perentoria con un colpo di testa letale. 1-1 in pochi secondi, tutto in equilibrio a Ferrara. A questo punto gli uomini di Semplici subiscono leggermente il contraccolpo psicologico del pari immediato raggiunto dai grifoni: Favilli, tra le fila rossoblù, pericoloso in qualche frangente. Poco dopo si fa trovare pronto Radu su un interessante punizione di Kurtic. Nessuna delle due compagini sembra essere remissiva. Cleonise vicino alla rete del 2-1, attento in entrambe le occasioni, Radu a un quarto d’ora dalla fine. Qualche istante dopo occasione da gol anche per Agudelo. Gara accesa che però non è riuscita a sbloccarsi nel corso dei novanta minuti: il match ha vissuto di fiammate, ma anche qualche errore di troppo da entrambe le parti. La differenza, in positivo, l’hanno fatta i portieri Berisha e Radu. Un punto a testa ed un pareggio che, nella sostanza, non accontenta nessuno.
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