L’Italia di Roberto Mancini ha superato il record di dieci vittorie, archiviato anche Pozzo a quota nove, alle qualificazioni europee. Ora il commissario tecnico potrà pensare al futuro e cioè a quell’europeo da disputare nel 2020. Il primo itinerante della storia del calcio. C’è fiducia attorno all’ambiente azzurro, merito del Mancio che ha ridato fiducia ad un ambiente che negli ultimi tempi aveva perduto il miglior smalto. Specialmente dopo la mancata partecipazione agli ultimi campionati mondiali.
Mancini, intervenuto al Social Football Summit di Roma, fa il punto della situazione per quanto riguarda le sue scelte in Azzurro: “Al momento siamo quasi tutti. Secondo me possono cambiare uno o due. Il gruppo è quello. Qualcuno purtroppo non sara’ convocato, alla fase finale sarà un po’ più difficile. Ci verranno solo in 23, dispiace perchè ce ne sono almeno una decina in piu’ che lo meriterebbero”.
Sullo stato di grazia della Nazionale, poi, il commissario tecnico commenta così: “Ci fa piacere che i tifosi si siano riavvicinati alla Nazionale. Questa era la cosa migliore che potevamo fare. Abbiamo messo le basi solamente nell’arco di due anni, diventare questo in poco tempo è una cosa ottima. Possiamo vincere o perdere, l’importante è continuare ad avere questo tipo di mentalità. L’atmosfera che si è creata con il gruppo poi la riportiamo sul campo. I prossimi test saranno importanti per capire ancora meglio dove possiamo arrivare in vista dell’Europeo”, ha detto.
Il nome più gettonato in questo periodo, comunque, è sempre quello di Mario Balotelli e Roberto Mancini – che lo conosce bene – è tornato a parlare del ragazzo: “Balotelli in Azzurro? Mancano ancora sei mesi”, ha precisato il commissario tecnico della Nazionale nel corso dell’intervento al Social Football Summit. Non una porta chiusa, dunque, all’attaccante del Brescia. Già in passato Mancini aveva detto di tenerlo in considerazione, al netto di qualche alzata di testa da parte del ragazzo. Atteggiamento, secondo il c.t., da rivedere. Intanto Mancini si gode i risultati confortanti della coppia gol Zaniolo-Immobile che ha ben figurato contro l’Armenia. Con due così lì davanti, la concorrenza sarà serratissima, per questo c’è tempo per prendere ogni decisione. Mantiene i piedi per terra Mancini, anche se i presupposti per sognare qualcosa di importante ci sono tutti. Magari con un Balotelli in più.
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