Nicola Rizzoli ha parlato nell’incontro tra arbitri, allenatori e capitani presso l’Hotel Parco dei Principi di Roma. Il designatore arbitrale ha parlato di diversi temi, concentrandosi soprattutto sulle novità applicate al fallo di mano, ampiamente discusse durante le prime giornate di questo campionato.
Proprio in merito al fallo di mano Rizzoli ha dichiarato: “I cambiamenti che sono stati fatti hanno portato il tutto a essere più complicato. Molto dell’interpretazione dipende dalla cultura personale che si ha. Si è passati dalla volontarietà al tocco, ma la mia sensazione è che non tutti abbiano visto quanto detto a Coverciano in estate e faccio mea culpa perchè saremmo dovuti andare in ogni società a spiegare il regolamento“.
Sui criteri per il fallo di mano ha aggiunto: “Prima di tutto sono geometrici, posizione delle braccia e punto di contatto del pallone. Sono criteri oggettivi da analizzare. Poi ci sono criteri dinamici del movimento del giocatore. Se il braccio è lungo il corpo, non è mai punibile”. Per il Var ha aggiunto: “Non nasce per eliminare gli errori e deve esserne conosciuto pienamente il protocollo. E’ stato introdotto in Italia nel 2017 e i cambiamenti vanno digeriti e compresi. L’obiettivo è migliorare“.
Rizzoli ha deciso di analizzare anche alcuni dei casi arbitrali vissuti in questo inizio di stagione. Il primo preso in considerazione è stato quello relativo al gol annullato a Lapadula, dopo il rigore sbagliato da Babacar, in Lazio-Lecce: “Il Var capisce subito che Lapadula è dentro e alla fine comunica che è entrato prima dell’arbitro. C’è un errore di base arbitrale e non siamo qui per nasconderci. Noi chiediamo ai direttori di gara di mettersi a più di un metro della linea dell’area così si ha la percezione giusta di chi entra prima. L’IFAB ci ha imposto di usare il Var in due casi: punire chi prende la palla o tutti. Altrimenti sarebbero da ripetere sempre”.
Sono stati analizzati altri casi: “Il tocco di mano di Manolas contro il Cagliari è da ammonizione. Il comportamento dei giocatori è stato perfetto, come nel caso del rigore assegnato sempre contro il Napoli nella sfida con la Roma per il tocco di Callejon. Anche in questo caso approccio perfetto perchè solo il capitano è andato a parlare con l’arbitro”.
Rizzoli si è concentrato anche su due presunti tocchi di mano di De Ligt: “Quello in Juventus-Bologna non è fallo, vi è stata fatta vedere l’immagine sbagliata. A seconda delle foto, si dà un’interpretazione diversa. Due prospettive cambiano il giudizio. De Ligt tocca la palla con il piede e poi con il braccio, altrimenti sarebbe stato rigore. Quello con l’Inter resta fallo. Se l’attaccante avesse toccato la palla prima del gomito del giocatore avversario, sarebbe rimasto punibile”.
Leggi anche -> Var, oggi a Roma incontro tra arbitri, allenatori e società
Nel 2023, la serie A è stata definita dall’IFFHS (Federazione Internazionale di Storia e Statistica…
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel mondo dello sport sta cambiando profondamente i metodi di scouting e…
I sorteggi per l'Europa League e la Conference League hanno completato il quadro delle sfide…
Il sorteggio della Champions League 2024/25, tenutosi oggi a Nyon, ha segnato un cambiamento significativo…
Antonio Candreva, l’ultimo baluardo della Salernitana è pronto a dire addio al club campano. Un…
Paulo Dybala ribadisce il proprio no all’Arabia, tra decisioni familiari e sogni di Nazionale. È…