Il lupo perde il pelo ma non il vizio, verrebbe da dire vedendo le immagini che ritraggono il difensore della Juventus, Matthijs De Ligt, nel match andato in scena ieri sera al Wildsor Park di Belfast tra Irlanda del Nord e Olanda. Al 6′ del primo tempo, infatti, il centrale bianconero è stato, per l’ennesima volta, protagonista di un fallo di mano in area di rigore. Per sua fortuna, però, il direttore di gara, il polacco Marciniak, non ha concesso il penalty agli avversari. Rigore concesso, invece, al 31′ per un altro intervento con la mano, questa volta di Veltman.
De Ligt, altro fallo di mano: la maledizione continua anche in Nazionale
Acquistato in estate dall’Ajax per circa 70 milioni di euro, De Ligt è approdato a Torino con grandi aspettative. Finora, però, il centrale olandese si è messo in evidenza più per i falli di mano commessi, che per le buone prestazioni. Che abbia delle grandi qualità è fuori discussione. Per ora, però, il giovane difensore bianconero, salvo qualche sporadico exploit, ha faticato ad evidenziarle. In un certo senso è anche comprensibile, perché la Serie A non è l’Eredivisie. Il nostro calcio è più tattico, tecnico, e all’inizio tutti impiegano del tempo per adattarsi. Ciò che ha stupito tutti, però, sono i ripetuti falli di mano commessi dal giocatore.
Dopo i rigori procurati con Lecce e Inter, De Ligt è stato al centro di diverse polemiche anche nei match giocati contro Bologna e Torino. In entrambe le occasioni il classe ’99 ha commesso due falli di mano evidenti che, per circostanze diverse, non sono stati puniti dall’arbitro. In Nazionale, poi, non è andata certo meglio. Anche con gli Orange, infatti, De Ligt è stato spesso protagonista di interventi di questi di tipo. Un esempio? Durante Germania-Olanda del 6 settembre, l’olandese ha deviato la palla con il braccio dando la possibilità ai tedeschi di segnare il gol del momentaneo 2-1 su calcio di rigore. In molti, dopo questi episodi hanno ironizzato, sottolineando le sue ottime doti da pallavolista, ma la verità è che, nella maggior parte dei casi, si è trattato di sfortuna. Biasimarlo, dunque, serve a poco. Passato questo momento no, tutti torneranno a lodarlo per le sue qualità.
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