Il TAS ha respinto il ricorso in appello del Manchester City, contro il deferimento della Uefa sulle presunte violazioni del Fair Play Finanziario. L’indagine della federcalcio europea avviata lo scorso 7 marzo, ha destato forte preoccupazione all’interno della dirigenza inglese, che due mesi più tardi ha presentato la domanda di ricorso.
“La Camera investigativa del Club Financial Control Body (CFCB) ha deciso di deferire il Manchester City FC alla camera giudicante del CFCB in seguito alla conclusione delle sue indagini. La camera investigativa del CFCB aveva aperto un’indagine sul Manchester City FC il 7 marzo 2019 per potenziali violazioni delle regolamentazioni sul Fair Play Finanziario. La UEFA non farà ulteriori commenti sulla questione fino a quando la camera giudicante del CFCB non annuncerà una decisione definitiva.”, questo quanto scritto nella nota ufficiale pubblicata oggi.
Nel caso in cui le indagini confermassero la violazione del Fair Play Finanziario da parte del Manchester City, dopo la fuga di notizie riguardanti alcune e-mail pubblicate dalla rivista Der Spiegel come parte dell’inchiesta “Football Leaks”, il club rischierebbe multe elevate, il divieto di effettuare mercato e addirittura la mancata partecipazione alla Champions League nella stagione 2020/2021.
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