Un terzo di campionato scivolato via, sosta e primi bilanci. Poche novità sul gradino più alto, sempre occupato dalla Juventus ma continua a correre L’Inter, sorprende il Cagliari e delude il Napoli. Prime impressioni di un torneo meno scontato, forse tirato fino alla fine per tutti, dallo scudetto all’Europa, passando per la lotta salvezza. Una serie A che piace non poco a mister Gianni De Biasi, intervenuto in esclusiva ai microfoni di CalcioToday.it per fare il punto sulla stagione.
Il quadro delle favorite nella corsa al titolo sta tradendo le attese della vigilia: sarà solo lotta a due tra nerazzurri e bianconeri?
“La Juventus dà sempre tante certezze e resta la candidata numero uno alla vittoria dello scudetto. Quanto all’Inter, possiamo parlare di una vera e propria sorpresa perché il rendimento è andato sicuramente oltre quelle che potevano essere le aspettative più ottimistiche. La delusione, spiace dirlo, è senza ombra di dubbio il Napoli che doveva essere lì a lottare come ha fatto negli ultimi anni mentre si trova già in ritardo di tredici punti dalla Juventus”.
Napoli attraversato da violenti venti di crisi: come si esce da una situazione così delicata?
“Da esterno è veramente troppo complicato entrare in dinamiche così complicate, si rischia di dire cose non rispondenti alla realtà. Certo, fa sempre effetto leggere e sentire cose di quel tipo ma parliamo di una società composta da uomini esperti, allenatori esperti, quindi sapranno senz’altro uscirne. Mi riesce difficile pensare ad una rimonta in ottica primo posto ma il Napoli potrà certamente dire la sua per un posto in Champions League”.
Nella classifica dei chilometri percorsi, la squadra azzurra risulta addirittura terzultima: è un dato che lascia il tempo che trova o sono numeri che hanno un significato importante dal punto di vista atletico?
“Le statistiche, come sempre, vanno interpretate, nel bene e nel male. Lo scorso anno, la classifica dei chilometri percorsi è stata vinta dal Chievo che poi è finito in serie B. è chiaro che se prediligi un certo tipo di calcio corri meno ma ciò non vuol dire che hai problemi sotto il profilo atletico. Ci sono tante squadre che macinano chilometri ma che magari corrono male, sprecano tante energie e poi accusano un calo atletico più avanti”.
L’Inter sta tenendo il passo della Juventus, eppure Conte non ha nascosto tutto il suo malumore dopo l’ultima sconfitta in Champions League: parole così dure possono creare un solco tra tecnico e società oppure contribuiscono a compattare l’ambiente?
“Uscite di quel genere sarebbe meglio evitarle ma in fondo lo capisco perché come tutti gli allenatori vorrebbe sempre vincere e l’amarezza di una rimonta così clamorosa non fa altro che alimentare certe esternazioni. Lui si rende conto che la rosa non è adeguata per competere su tutti i fronti e quindi sprona il club a fare meglio per essere più competitivo”.
Cagliari in piena zona Champions League: la squadra di Maran può reggere fino alla fine?
“È una bella sorpresa ma tutto nasce dall’ottimo mercato fatto in estate. Hanno investito benissimo i soldi guadagnati dalla cessione di Barella, costruendo una squadra di buonissimo livello. Ottenere la qualificazione in Champions League sarebbe il modo migliore per festeggiare il centenario della nascita della società. Non dimentichiamoci che ad aprile Maran recupererà un certo Pavoletti e un giocatore di quel tipo potrebbe risultare determinante nel rush finale della stagione”.
De Biasi è da sempre in prima linea nella lotta al razzismo negli stadi: come si risolve il problema?
“Siamo nel 2020 ed esistono ancora persone che discriminano altre persone per il colore della pelle, lo trovo avvilente. Serve innanzitutto la volontà politica di arginare questo brutto fenomeno. Le pene vanno inasprite e la tecnologia può dare a tutti una grossa mano per individuare i responsabili e per fare in modo che non mettano più piede in uno stadio”.
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