Scontri finale Coppa Italia, arrestati 13 “Irriducibili” ultras della Lazio | VIDEO

Scontri finale Coppa Italia, arrestati 13 "Irriducibili" ultras della Lazio

Tredici arresti tra gli ultras della Lazio, gruppo “Irriducibili“: i poliziotti della Digos di Roma hanno eseguito 13 misure cautelari nei confronti di elementi appartenenti al gruppo degli Ultras “Irriducibili” della Lazio. Le misure sono arrivate a seguito delle indagini per gli scontri avvenuti in occasione della finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta, che si è giocata lo scorso 15 maggio. Tra i destinatari dei provvedimenti ci sono anche i presunti responsabili dell’incendio dell’auto della polizia municipale della Capitale. Tra gli arrestati due soggetti ritenuti vicini a Fabrizio Piscitelli, detto “Diabolik“, il capo-ultras della Curva Nord, ucciso lo scorso 7 agosto. Per loro sono stati disposti i domiciliari, mentre per gli altri 11 c’è l’obbligo di firma alla polizia giudiziaria.

13 ultras della Lazio arrestati, la ricostruzione dei fatti

Le misure cautelari arrivano dopo i fatti accaduti il 15 maggio scorso, prima dell’inizio della finale di Coppa Italia Lazio-Atalanta, quando nella zona di Ponte Milvio, angolo Largo Maresciallo Diaz, dove si riunisce la parte calda del tifo laziale prima delle partite, una pattuglia dei vigili urbani venne aggredita, con bottiglie, bombe molotov, fumogeni, sedie di plastica e torce accese, da un gruppo di tifosi biancocelesti con il volto coperto.
Nella circostanza, due tifosi, sempre con il volto coperto, per non consentire il loro riconoscimento ed agire impuntiti, si avvicinarono all’auto della polizia locale, distrussero il vetro del lunotto posteriore, vi gettarono all’interno una torcia accesa – come si apprende dalla polizia – quasi contemporaneamente, un altro gruppo di tifosi laziali aggredì altro personale della polizia locale in abiti civili, ferendone un dirigente. Nel frattempo, un nutrito gruppo di tifosi, tutti con il volto coperto, per non farsi riconoscere, raggiunta via Dei Robilant iniziarono a lanciare fumogeni, petardi, sassi e bottiglie all’indirizzo degli agenti del Reparto Mobile, che si erano attestati alla fine della via. Le azioni di guerriglia si protrassero per circa un’ora. Le misure vanno ad aggiungersi ai 5 arresti in flagranza eseguiti dalla Digos capitolina nel corso degli incidenti.

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